Continua a diminuire e invecchiare la popolazione in Sardegna
Nel 2017 sono stati registrati nell’isola un milione e 648mila
residenti, 4.835 in meno rispetto al 2016 (-0,29%)
In leggera crescita le presenze straniere (poco più di 50mila
residenti) ma continua l’emorragia di giovani sardi che lasciano
l’isola per studiare o cercare lavoro (circa 1.700 all’anno).
La disoccupazione giovanile tocca il 56,3%
Gli anziani over 64 rappresentano il 23,2% della popolazione sarda
In leggero aumento le aziende gestite da imprenditori stranieri:
10.337 al 31 dicembre 2017
Piras e Porcu (CNA): Il processo di invecchiamento della struttura
demografica è un problema pressante per la Sardegna.
Improrogabile
implementare politiche mirate ad aumentare la componente giovanile
arrestando l’emorragia in atto e aumentando la capacità attrattiva
della nostra regione.
Seppure in lieve crescita (dalle 2.152 unità del 2016 alle 3.700 nel
2017), i flussi migratori dall’estero (saldo tra arrivi e partenze da
e verso l’estero) non sono stati sufficienti a bilanciare i pesanti
effetti dell’invecchiamento demografico.
La presenza straniera in Sardegna è infatti ancora molto esigua (poco
più di 50mila residenti, il 3% della popolazione, contro il 4% del
Mezzogiorno e l’8% medio italiano); inoltre, restano ancora molto
consistenti i flussi in uscita verso le altre regioni italiane (circa
1.700 unità all’anno), costituiti in prevalenza da giovani che
lasciano l’isola per completare gli studi o cercare lavoro nelle
regioni del Centro-Nord.
Di contro, come si vedrà, sono in leggero aumento le imprese gestite
da imprenditori stranieri. Al 31 dicembre 2017, stando alla ultima
rilevazione Movimprese – sono registrate presso le Camere di Commercio
isolane circa 10.337 imprese straniere.
All’origine del calo demografico regionale – rivela la ricerca della
Cna Sardegna - vi è il deciso deterioramento del bilancio naturale,
caratterizzato da una sensibile riduzione delle nascite.
Per il 2017 l’Istat stima 10.400 nascite (-1,2%) e un saldo naturale
che passa da meno 5.616 del 2016 ad un valore stimato per il 2017 di
6.300 (+12,2%).
D’altra parte in Sardegna l’età media delle donne al momento del parto
è pari a 32,4 anni, notevolmente maggiore del valore nazionale (31,8
anni) e anche il numero medio di figli (1,09) è inferiore al dato
nazionale (1,34) e del Mezzogiorno (1,30) che, in ogni caso, sono pari
a quasi la metà del livello di sostituzione generazionale (2,4).
Sempre più drammatica la situazione giovanile: nel 2016 il tasso di
disoccupazione giovanile ha infatti toccato il 56,3%, quota assai
maggiore del dato nazionale, 37,8%, e del Mezzogiorno 51,7%.
“Il sempre più consistente flusso di giovani che lasciano la Sardegna,
in molti casi per mancanza di adeguate opportunità di inserimento
occupazionale rappresenta uno dei fattori di debolezza del sistema
socio-economico regionale, e che si riflette sulle statistiche
demografiche”, commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu,
rispettivamente presidente e segretario della Cna Sardegna.
Al primo gennaio 2018 in Sardegna gli anziani al di sopra dei 64 anni
rappresentano il 23,2% della popolazione complessiva: in Italia la
quota è del 22,6% e del 20,8% nel Mezzogiorno. L’età media della
popolazione è di 46,4 anni, in Italia è di 45,2 e di 44 nel
Mezzogiorno; l’indice di vecchiaia, che esprime il rapporto tra
anziani e giovani, conta oltre 200 ultrasessantacinquenni ogni 100
ragazzi con meno di 15 anni, in Italia il rapporto è di 169 e di 153
nel Mezzogiorno.
“Il processo di invecchiamento della struttura demografica rappresenta
un problema pressante per la Sardegna – affermano ancora Piras e Porcu
-: è ormai improrogabile l’implementazione di politiche mirate ad
aumentare la componente giovanile, arrestando l’emorragia in atto ed
aumentando la capacità attrattiva rispetto ad altri contesti
territoriali”.
In base agli ultimi dati resi noti da Movimprese, la rilevazione
condotta sui Registri delle imprese delle Camere di commercio italiane
da Unioncamere-InfoCamere, al 31 dicembre dello scorso anno erano
registrate 10.337 imprese straniere con un saldo di 152 tra nuove
iscrizioni e cessazioni. Attualmente in Sardegna le imprese straniere
rappresentano il 6,1% del totale delle imprese registrate, contro una
percentuale del 9,6% del resto d’Italia.
Si conferma il trend demografico negativo registrato nell’ultimo
quinquennio in Sardegna. Le statistiche demografiche più recenti –
elaborate dal Centro Studi della Cna Sardegna - attestano infatti a
fine 2017 un milione e 648mila residenti nell’isola, 4.835 in meno
rispetto all’anno precedente. La flessione riguarda gran parte
dell’Italia ma la regione sarda, con una variazione netta del -0,29%,
si colloca al di sopra della media nazionale (-0,16%), anche se al di
sotto della media del Mezzogiorno (-0,39%).