Qui sa colga amb los minyons sa desperta pixiat. La traduzione per i
non catalano parlanti è la seguente : chi si corica con i bambini si
sveglia pisciato. Sembra lo slogan giusto per la vicenda della
presidenza della Fondazione Meta assegnata alla giornalista di Sky,
Paola Saluzzi , e alla quale la stessa ha rinunciato dopo che dalla
Riviera del Corallo erano partite le turbolenze della politica
algherese.
E Lubrano si è incazzato. Lunedì vuole un atto di fede
palese dalla sua maggioranza altrimenti manda tutti al culo. Forse
doveva farlo da tempo, da quando hanno cominciato a tirargli la giacca
da una parte e dall'altra, da quando si è reso conto che lo hanno
chiamato, a trucco, a "salvare la patria" che era stata funestata da
una decina di anni di governo di Marco Tedde.
Almeno così si diceva in
campagna elettorale. Tutte balle, lui è servito soltanto a togliere le
castagne dal fuoco. Va detto che cosa piaceva anche a lui, guidare le
camice rosse alla riscossa è sempre stato il suo sogno, ma ora si sta
rendendo conto che non si trattava di una passeggiata. Chissà se gli
è venuto il sospetto che lo hanno fottuto.
Alghero è una città
straordinaria, meravigliosa,unica, con una vivibilità che non si
riscontra da altre parti . La politica algherese è altra cosa. E se si
vuole avere una prova provata ravvicinata è sufficiente andare al 27
di novembre del 2011 quando la copatza dei granelli mise in campo una
strategia politicamente suicida : lo scioglimento del consiglio
comunale. Lui, Stefano Lubrano, in fondo è figlio, perfino legittimo,
di quella "copatza".
A margine della vicenda, del tutto minimale per
quanto riguarda i veri problemi della città, desta amarezza che il
sindaco stia scivolando sulle miserie umane, le indicazioni degli
enti, visto che fino a oggi non ne ha indovinata una, almeno secondo
gli alleati di governo. Ha ragione a chiedere un immediato
chiarimento ma sarebbe anche politicamente altrettanto saggio, ad
azzerare tutte le indicazioni a cominciare dalla soluzione adottata
per il Parco di Porto Conte.
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