Nasce a Olbia la Piattaforma Tecnologica Europea: maxi centro servizi per la nautica

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  La definizione più corretta l’ha usata il progettista prof. Picchi, colui che ha progettato l’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, quando ha parlato di una struttura “flessibile”. Un po’ come dire: “Io ho fatto la strutture e voi fateci quello che volete”.

  Perché in effetti quello che sarà la PTE, (Piattaforma Tecnologia Europea) non si è capito bene durante la cerimonia di avviamento dei lavori del primo lotto funzionale che sorgerà, grazie a 25 milioni di euro (15 dalla Regione il resto dalla cassa interna), a fianco del depuratore consortile del Cipnes. Nel titolo della voluminosa cartella stampa sono contenute le illustrazioni di un Centro Multifunzionale dalla struttura faraonica.

  L’intero progetto, che riguarda anche il Parco Tecnologico dovrebbe fungere anche da incubatore per le imprese e sarà al servizio del Distretto Nautico del Nord Sardegna. Ciò detto, nel concreto, nessuno degli intervenuti ha chiarito esaustivamente cosa materialmente si farà del mega impianto che si affaccia sul mare di Olbia. E allora meglio soffermarsi sull’ “uovo oggi”, visto che la “gallina di domani” la incontreremo tra 18 mesi, quando l’impresa lucana Gedi consegnerà le chiavi al Cipnes.

   “L’opera sarà realizzata grazie ad un accordo quadro tra Regione, Comune, Provincia e Cipnes - ha detto il presidente dell’ente Giovanni Carta -. Il Centro Servizi è indirizzato alle imprese che operano nel settore della nautica ed è coerente con la mission del Cipnes” Sembrano lontani i tamburi di guerra tra Cipnes e Comune, quando Nizzi contendeva al Comune i milioni di Gallura Sviluppo per la realizzazione della PTE. Ancora più lontani rispetto alla guerra epocale contro la Sarda Costieri (società del gruppo Fiamma 2000) che avrebbe voluto costruire proprio su quei terreni un mega impianto di bunkeraggio, con una cosa come 63mila i metri cubi di depositi di idrocarburi per le grandi navi.

  Nessuno vuol parlare del passato: “Una giornata importante per la città - ha detto il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli -. Il finanziamento è arrivato dalla Regionale e sarà gestito dal Cipnes che non è imbrigliato nelle maglie del patto di stabilità. Per questo l’opera potrà essere realizzata”. Per Francesca Lissia in rappresentanza dell’assessore Paci, “Si tratta del primo passo verso il completamento del progetto che ha un più ampio respiro”.

   Per l’assessore che ha inviato una nota letta da Lissia, “La PTE di Olbia rientra nelle politiche regionali in coerenza con la programmazione della Giunta Pigliaru”. “Noi siamo ospiti - ha detto il geometra Graziantonio Pallotta AD della Gedi di Altamura - e siamo di casa a Olbia (La Gedi ha realizzato il nuovo ospedale e l’Urban Center di Olbia, ndc) e per un dovere di riconoscenza useremo maestranze sarde. Lavoreremo alacremente per mantenere gli impegni. Tra 18 mesi saremo qui per il taglio del nastro”.

                                                                        di  Mauro Orrù