L'osservatorio di Guerrini: La caccia in Sardegna

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La caccia in Sardegna. Quando c'è da sparare, Fratelli d'Italia è sempre in prima linea. Per questo ha preparato una proposta di legge che vuole aumentare le giornate di cacciagione e ampliare le specie da sterminare. E' firmato dai consiglieri Cera, Truzzu, Piga e via dicendo. I quali si scordano che la nostra fauna ha già tanti nemici. Come gli incendi e la siccità, il gelo, l'inquinamento, i bracconieri che colpiscono anche gli uccelli migratori protetti. Anziché aumentare le zone protette, i parchi, si va in direzione contraria. I cacciatori in Sardegna sono oltre 40 mila (600 mila in Italia). E rappresentano un appetitoso bacino elettorale. E poi ci sono le lobby delle armi e delle cartucce. Io sono contro tutti coloro i quali uccidono gli animali solo per il gusto di sopprimerli. Ricordo con orgoglio che nel lontano 1974 feci una battaglia contro le gare di tiro al piccione e al passero. Sostenuto dal quotidiano sassarese La Nuova Sardegna. Ebbi l'appoggio di molte associazioni ambientaliste, tra cui "Italia Nostra". Fu un successo incredibile. I prefetti dell'Isola sospesero le gare. E i divieti si estesero a tutta l'Italia. E le gare sono limitate al tiro al piattello. In Sardegna la caccia cerca sempre nuovi spazi e tempi per sterminare la nostra fauna. E chi propone queste nuove norme dice pure che bisogna valorizzare il ruolo attivo dei cacciatori: "vigilanza e presidio a tutela della salvaguardia della flora e della fauna"! Incredibile ma vero. Mario Guerrini.