L'osservatorio di Guerrini: La sardità e il sardismo

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  Cagliari. La sardità. Ed il sardismo. Sono spariti dall'orizzonte. Roma lo sa. Bruxelles pure. Il discorso non è di oggi. È un discorso vecchio. Il Psd'Az che doveva incarnare i valori identitari nell'assise politica è svanito nella borghesia classista del sistema. Abbindolato dalla Lega. Allo stesso modo degli sparuti movimenti indipendentisti, che si sono fatti fagocitare dal sistema per un po' di briciole di potere. E così, a rivendicare il passato storico ed etnico della Sardegna, sono rimaste solo le piattaforme politiche tradizionali, in cui il peso dei partiti e dei governi di Roma è schiacciante. Il resto sono solo affari. Da una parte e dall'altra. Con il parlamentare di FdI che pensa a mettersi in cassaforte un posto di Assistente Tecnico Geometra nella ASL.

  Con il Pd che ha in cabina di regia manovratori di affari. Con il cdx che ha saccheggiato la capitale Cagliari con una miriade di cantieri a pioggia, scoordinati l'uno dall'altro, che hanno reso impossibile la vita nella città. E oggi il problema è come ridurre i danni di quella sarabanda edilizia. Il cui unico scopo era quello di creare le premesse per una cavalcata trionfale alla Presidenza della Regione, tarpata proprio dai malumori dei cittadini cagliaritani. Oggi tutto rimane come prima. L'agro-pastorizia con i i suoi problemi, i trasporti idem come sopra, la sanità devastata, l'inquinamento peggio di prima, le servitù militari esempio di colonizzazione, e ora pure le realtà mafiose con fior di detenuti al 41 bis in arrivo. Mentre dall'Isola c'è un fuggi fuggi di giovani e di professionisti.

  La stampa, cane da guardia per vocazione, è diventata strumento di tutto questo. Con metà del suo apparato in mano a continentali, ai quali dei problemi della Sardegna gliene frega men che meno. Però hanno avuto dalla Regione i soldi per premi giornalistici organizzati nell'Isola campana di Ischia. Ieri è stato firmato il contratto integrativo dei medici di base. Non è una svolta storica, come dice l'assessore romano Bartolazzi. È solo un passaggio obbligato. Ma è tutta la baracca che non funziona. Mentre il sardista Christian Solinas si sbatte la testa contro il muro, perché non è riuscito a conquistare la poltrona dell'Autorità Portuale. Andata ad un manager calabrese salviniano. Peggio di così. Mario Guerrini.