Il nuovo Pd. Alessandro Frongia. Ventuno anni. È di San Sperate, il paese di un grande artista come Pinuccio Sciola. Ma è un po' anche il mio paese. Perché da bambino ci ho trascorso anni straordinari in quanto mio padre portò proprio la sua Guerrin Boys di calcio a giocare a San Sperate. Alessandro Frongia, nel marzo del 2023, è stato eletto segretario della sezione Pd, a soli 19 anni. È un ragazzo pieno di qualità. Studia giurisprudenza (è rappesentante degli studenti) e spera di diventare magistrato. All'indomani della elezione di Silvio Lai a segretario regionale del Pd ha scritto un post molto stimolante. Ponendosi qualche intrigante interrogativo: "Come dovremmo percepire noi giovani l'elezione di un segretario che aveva già coperto quel ruolo nel lontano 2009?" E ancora: "Davvero in 16 anni non si è trovata una persona, un altro volto, un'altra generazione pronta a raccogliere il testimone?"
Rispondo io, rispettosamente, a questo ragazzo, che mostra grande coraggio e sensibilità. Non si trovata un'altra persona, caro Alessandro, perché il Pd in Sardegna, come altrove, è il Partito dei cacicchi e dei capibastone. Vecchi profeti della politica e degli affari. Che, in una stretta regia di poteri, decidono le sorti del Partito, delle intraprese economiche, delle principali poltrone dell'Isola e, per buona parte, del destino dei sardi. La filosofia è molto semplice: il potere per il potere. E tutte le energie sono collegate a questo orizzonte di ispirazione. Silvio Lai è persona politicamente capace. Ma è nelle logiche di questo gioco perverso. Che prima che danneggiare il Partito Democratico (che ha appena perso le elezioni nelle Marche) affligge, con queste dottrine, il progresso della Sardegna e dei sardi. Mario Guerrini.
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