Cagliari. L'altro Pd. Si chiama Beatrice Muscas. 63 anni, segretaria di un circolo dem a Samassi, comune di quasi 5 mila abitanti del Medio Campidano, a 38 km da Cagliari. È l'eroina che venerdì a Tramatza (Oristano), subito dopo l'elezione del "nuovo" segretario regionale Pd, con un coraggio da leoni, è salita sul palco per dire che lei Silvio Lai segretario lei non lo aveva votato. Provocando un brusio di disapprovazione nella sala compiacente per il cambio della guardia con Comandini. Con parole forti Beatrice Muscas ha denunciato come l'elezione del segretario fosse una operazione legata esclusivamente agli interessi di bottega del ristretto gruppo dirigente che controlla il Partito. E che la base è stata ignorata. Verità incontestabili e che la stessa Elly Schlein ha denunciato sin dal suo insediamento parlando dei famosi (e intramontabili) "cacicchi e capibastone". Sinceramente mi aspettavo che il gesto contro l'establishment da parte di questa donna, trovasse giustamente risalto nella stampa di regime. Invece, nel rispetto delle logiche vigenti, Beatrice Muscas è stata praticamente ignorata. Ebbene, io invece sono andato avanti e ho parlato con lei, ieri mattina. Ho così scoperto l'altra faccia del Pd, quella bella e pulita. Quella che lotta per l'affermazione dei valori di sinistra ma che è soffocata appunto da "cacicchi e capibastone". La protesta di Beatrice Muscas è stata liquidata nei resoconti con due righe. Nessuno ha detto, e lo faccio io stamane, che lei è anche il sindaco, apprezzatissimo, di Samassi, dove viene affettuosamente chiamata con il vezzeggiativo di Bissi, che sta appunto per Beatrice. Lei mi ha raccontato che nel Pd ci sono tante forze giovani che non emergono perché cancellate dalla protervia di pochi. Ho commentato con il mio impietoso giudizio, definendo il gruppo dirigente come un "comitato di affari e di poltrone". Bissi ha assentito. Ai giovani repressi del Pd, alle forze sane, desiderose di affermare i valori alle radici del Partito Democratico, io dico che sono al loro fianco. E che i loro desideri e le loro speranze sono anche i miei. La loro battaglia è anche la mia, che pure non sono militante Pd. Il potere oligarchico non deve prevalere. A sinistra quanto a destra. Se si vuole dare un futuro alla Sardegna. Mario Guerrini.
![]()