Parcheggi pubblici inutilizzati: Truzzu propone di renderli accessibili ai cittadini, ma chi controlla il diritto alla sosta?

-
  Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha avanzato una proposta per mettere a disposizione dei cittadini i parcheggi inutilizzati della Regione, in particolare durante le ore serali, notturne e nei giorni festivi. L’idea, rivolta alla presidente Todde e all’assessore Spanedda, punta ad aprire un tavolo di concertazione coi sindaci per risolvere l'annoso problema della mancanza di spazi di sosta nei centri cittadini. 

  La mozione, firmata dall’intero gruppo consiliare, mira a sfruttare questi stalli solitamente riservati ai dipendenti regionali, proponendo un uso più flessibile e intelligente degli spazi pubblici. Truzzu ha sottolineato come i parcheggi regionali potrebbero rappresentare una “risposta concreta” alle difficoltà delle amministrazioni locali, contribuendo alla riduzione della sosta “in doppia fila” e di quella “selvaggia” che invade i parcheggi riservati. L’uso intelligente di questi stalli, ha spiegato, potrebbe non solo migliorare la qualità della vita, ma anche generare nuove entrate per la Regione, se regolamentati con un sistema di sosta a pagamento. 

  Ma al di là dell’apparente soluzione proposta, sorge una domanda fondamentale: come siamo arrivati al punto di considerare i parcheggi regionali come un “bene prezioso” inutilizzato? Non dovrebbero essere già al servizio della comunità? Da tempo, chi vive o lavora nei centri urbani sa quanto sia diventato arduo trovare uno spazio per sostare, e viene spontaneo chiedersi: come mai questi parcheggi esistono, e non sono già accessibili? E se davvero sono così preziosi, perché tenerli riservati fino ad ora? Il comunicato di Truzzu sembra offrire una soluzione, ma evidenzia anche l’asimmetria di una gestione che divide il diritto alla sosta in due mondi paralleli: chi può parcheggiare senza stress, e chi invece deve “cercarsi” uno spazio ogni giorno, pagando, magari, costi di sosta sempre più elevati. In fondo, la questione è anche un monito sull’uso delle risorse pubbliche: se davvero ci sono migliaia di parcheggi inutilizzati, forse è tempo di chiedersi come mai questo potenziale non sia stato messo a disposizione dei cittadini fino ad ora.