Il governo proroga fino al 31 dicembre 2027 il Fondo Garanzia Mutui Prima Casa, una mossa mirata a sostenere i giovani e le famiglie italiane nella sfida dell’acquisto della prima abitazione, in un contesto economico che ha reso l’accesso alla proprietà sempre più arduo.
L’estensione del Fondo, attivo dal 2014, punta ad agevolare chi, senza solide garanzie personali, desidera comprare casa e trova ostacoli nei criteri di accesso bancario sempre più restrittivi. Il Fondo offre una copertura statale del 50% sulla quota capitale del mutuo, riducendo i rischi per gli istituti di credito e rendendo più agevole l'erogazione dei finanziamenti.
A chi si rivolge il Fondo Garanzia
Il Fondo Garanzia Mutui Prima Casa è pensato soprattutto per i giovani under 36 con un ISEE inferiore a 40.000 euro, ma non solo. La misura è stata concepita per altre categorie che, pur diverse, condividono un’esposizione economica fragile:
Giovani fino a 36 anni: che potranno accedere al mutuo con agevolazioni specifiche;
Famiglie monoparentali con figli minori: per offrire a chi ha più carichi familiari l’opportunità di acquistare la prima casa;
Coppie conviventi da almeno due anni con uno dei due partner sotto i 36 anni;
Inquilini di alloggi popolari (IACP): una chance per chi vive in alloggi di edilizia pubblica di diventare proprietario.
Queste categorie godono di priorità nell’accesso al Fondo e possono richiedere un mutuo fino al 100% del valore dell’immobile, rimuovendo uno degli ostacoli principali alla proprietà per chi parte da condizioni economiche difficili.
Condizioni e criteri per accedere
L’immobile deve rispondere a requisiti precisi:
Essere destinato ad abitazione principale, escludendo quindi seconde case e investimenti;
Non appartenere alle categorie catastali di lusso (A1, A8, A9), chiarendo l’esclusione di abitazioni di pregio dal perimetro di questa agevolazione;
Avere un valore non superiore a 250.000 euro, per assicurare che l’aiuto vada a favore di abitazioni accessibili.
Un altro requisito è che il richiedente non sia già proprietario di un immobile ad uso abitativo, con alcune eccezioni legate a quote di proprietà condivise.
Perché questa proroga è fondamentale
In un contesto di tassi d’interesse crescenti e inflazione che pesa sempre più sui bilanci familiari, il prolungamento del Fondo Garanzia fino al 2027 rappresenta un’azione concreta per permettere a chi ha pochi strumenti di negoziazione con le banche di accedere alla proprietà immobiliare. Con il supporto della garanzia statale, gli istituti di credito hanno meno riserve nel concedere mutui a queste categorie, rendendo la prima casa un obiettivo più realistico per giovani e famiglie.
Il governo, attraverso questa proroga, scommette su una misura che punta non solo a sostenere le compravendite, ma a favorire una stabilità abitativa per le giovani generazioni e le famiglie, che potranno affrontare l’acquisto di una casa senza restare schiacciati dai tassi d’interesse e dai rischi di insolvenza.