Oggi, ottobre 2024, la Sardegna è afflitta da significative emergenze: il virus della blu tongue, di cui non sappiamo ancora quando e con quali numeri di capi morti e colpiti si fermerà, la siccità che ha colpito 141 comuni della Sardegna, e i ritardi ormai cronici nei pagamenti degli indennizzi da parte dell’Agenzia Laore (oggi devono essere pagati gli indennizzi per le cavallette del 2021 e 2022, i danni da lingua blu degli anni 2021 e 2022, il bando Ucraina dei 30 milioni). Poi c’è la PAC, divisa fra 1° pilastro (valore titoli, eco-schemi, accoppiati), 2° pilastro (tutte le misure PSR/CSR), e le misure del 3° pilastro con le OCM, frutta a guscio, viticoltura e olivicoltura e altro. Tutti questi pagamenti sono gestiti da Argea Op Sardegna, ma sono in ritardo a causa di una serie infinita di problematiche e della burocrazia locale.
In tutto questo marasma si muove la politica regionale: l’assessore all’agricoltura, la giunta regionale, il consiglio regionale. Poi ci sono le associazioni di categoria, grandi e piccole, strutturate sui territori, che pagano i loro dirigenti e i loro direttori in modo significativo, e che ricevono finanziamenti pubblici e regionali, come prevede la LR3, per progetti annuali di formazione e informazione. La Regione Sardegna elargisce da 2 a 3 milioni di euro l'anno. E poi ci siamo noi, piccoli, minuscoli come un granello di sabbia in una spiaggia, che cerchiamo di fare informazione in modo del tutto gratuito, i cui dirigenti prestano il loro lavoro sotto forma di volontariato, pagandosi la benzina per raggiungere i territori con la propria auto, pagando di tasca le sale quando non vengono offerte dalle amministrazioni pubbliche. Cerchiamo di dare un'informazione della situazione e di fornire consigli per cercare di risolvere i numerosi problemi che si manifestano.
Noi, come Centro Studi Agricoli, in 3 anni siamo riusciti a riempire le sale riunioni e, man mano che passa il tempo, abbiamo già oltre 3500 iscritti, tutti paganti un minimo contributo volontario di 30 euro all'anno. Ma perché cresciamo? Perché dopo pochi anni gli agricoltori e allevatori ci chiamano per svolgere incontri nei loro territori? Eppure sono tutti iscritti ad associazioni di categoria. Come mai? È evidente che qualcosa non funziona non solo nella pubblica amministrazione, ma anche nelle associazioni di categoria. Altrimenti alle riunioni del Centro Studi Agricoli non sarebbe venuto nessuno, o nessuno avrebbe cercato il CSA. E credetemi, sono tantissimi quelli che ancora non partecipano, non mettono un “mi piace” alla pagina del Centro Studi Agricoli, per paura di ritorsioni, ma che mi chiamano in privato per illustrarmi i loro problemi.
E quindi? Io e il CSA siamo visti come il demonio dalle associazioni; al solo sentire il nome di Tore Piana, saltano di due metri, impavidi, di rabbia mista alla voglia di annientare chi sta minacciando le loro quote e l'equilibrio raggiunto tra le associazioni. Ecco, questo sono io ora. Ma credetemi, nulla mi preoccupa, nulla mi spaventa: ci sono e ci sarò anche domani e dopodomani. Hanno cercato di bloccarmi in tutti i modi e, fino ad oggi, non ci sono riusciti.
Vediamo la situazione di oggi, ottobre 2024. Noi, come Centro Studi Agricoli, abbiamo proposto idee, le abbiamo scritte, le abbiamo consegnate all’assessore all’agricoltura, le abbiamo inviate via PEC affinché restassero scritte e tracciabili.
Nessuno le ha prese in considerazione. Abbiamo chiesto per iscritto di partecipare ai tavoli verdi, ma nessuno ci ha convocato: diamo troppo fastidio. Abbiamo chiesto, già a gennaio e anche prima, di valutare la siccità in alcuni territori: nulla. Siamo arrivati al disastro e all’emergenza. Abbiamo detto a marzo, e non a settembre, che la blu tongue sarebbe stato un problema: nulla. Ora stiamo chiedendo un anticipo degli aiuti PAC al 20 ottobre, ma nulla: si pagherà come gli altri anni, a inizio dicembre, nel silenzio assordante di tutti.
Volete sapere come penso che andrà a finire? Aiuti blu tongue pagati tra due anni, nel 2026; aiuti per la siccità? Pagati tra due anni, nel 2026. Indennizzi cavallette, Ucraina e altri? Pagati non prima di gennaio-febbraio 2025. Pagamenti PAC 2024? Pagato un piccolo anticipo ai primi di dicembre, ma non per tutti, e i saldi distribuiti fino al 30 giugno, con una marea di anomalie, peggio del 2023. E gli agricoltori e allevatori? Tutti zitti, a soffrire nei confronti della politica regionale e delle loro associazioni, che per tranquillizzare gli iscritti faranno qualche manifestazione, ma nulla di più. Anzi, andranno in giro a dire: "Avete visto Tore Piana? Non ha concluso nulla. Non seguitelo, lasciatelo perdere". Questo mi aspetto nell'immediato futuro, spero di sbagliarmi, lo spero di cuore, ma così mi sembra.
Detto questo, vi informo che il Centro Studi Agricoli c’è e ci sarà anche in futuro. L'altro giorno eravamo a Sestu e Iglesias, ieri a Seulo, e nei prossimi giorni in altri territori, compresa Sindia a breve. Continueremo la nostra strada, contribuendo con idee, soluzioni e informazioni come associazione libera e senza condizionamenti. Chi si avvicina a noi lo fa, e lo farà, in modo libero e volontario, sapendo che noi saremo sempre al fianco e lotteremo a tutela degli agricoltori e allevatori sardi, senza alcuna distinzione di appartenenza associativa o politica. Questo siamo noi. Viva il Centro Studi Agricoli, viva l’agricoltura e l’allevamento sardo. Tore Piana.