L'osservatorio di Guerrini: Le poltrone e i poteri sono al centro di ogni azione politica anche in Sardegna con il campo largo...

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  Le poltrone. E i poteri. Come ogni Governo che si rispetti, sono al centro di ogni azione politica. Anche in Sardegna. Con l'inedita coalizione del Campo Largo. Guidata dalla pentastellata contiana Alessandra Todde. È in atto un braccio di ferro durissimo sulle nomine. In Regione e negli Enti. Capibastone e cacicchi del PD (come li ha chiamati Elly Schlein) sono in campo con tutto il loro peso. Enorme. E la Governatrice ha i suoi crucci. Il PD ha piazzato l'ex parlamentare gallurese Giampiero Scanu nel Cda del Mater Olbia. Poi Danilo Fadda (figlio del capocorrente Paolo) nella poltrona più ambita in Consiglio Regionale. Quella remuneratissima di Segretario Generale. Una sistemazione dorata. I 5 Stelle, in un moto di rabbia, hanno silurato il capo gabinetto dem della sanità, Tecleme. Piazzandoci la più ortodossa manager sassarese, Cinzia Pilo. 

  Ora c'è il nodo della Presidenza di Abbanoa. Il moloch, creato da Renato Soru, che gestisce, con molte ombre e poche luci, il servizio idrico. Lo scontro 5Stelle-Pd è apertissimo. Ed è molto acceso. La forza dei dem negli apparati è ben nota. Come è ben noto il suo spirito di gestione del potere. Che punta a creare roccaforti politiche. La Todde deve appunto fare i conti con questa torbida realtà. Attraverso un logorante equilibrismo. Logica vorrebbe che i due pezzi forti del Campo Largo marciassero in buona armonia. Con una regia di coordinamento. In sintonia con gli altri alleati. Ma nel PD, da sempre, le filosofie di potere sono espresse con colpi di mano dei già citati "capibastone e cacicchi". Come sta accadendo anche ora con Abbanoa. È la politica di oggi. Purtroppo. Si dirà: allora sono uguali al cdx. Quello di Christian Solinas. Tanto per intenderci. No. Per fortuna. Il malaffare, la massoneria, le cricche del peggior clientelismo e del disordine amministrativo qui non prevalgono. Ma i contenuti fumosi e inquinanti della politica non mancano anche in questi paraggi. Mario Guerrini.