L'osservatorio di Guerrini: Il fatto politico è terrificante, il PSD'AZ non ha più rappresentanza in consiglio regionale

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  Il fatto politico è terrificante. Ma spiega, perfettamente, l'andazzo della politica in Sardegna. E il conseguente sottosviluppo dell'Isola. Da oggi, per la prima volta nella storia dell'Autonomia, il Psd'Az non ha più rappresentanza nel Consiglio Regionale. L'ultimo consigliere, Alfonso Marras (sindaco di Bosa), passa ufficialmente con Forza Italia. Insieme con i precedenti fuoriusciti Gianni Chessa e Piero Maieli. La parabola del Partito di Lussu è cominciata poco più di 5 anni fa con l'abbraccio mortale alla Lega di Salvini. Voluto con forza da Christian Solinas e Antonio Moro (entrambi ancora alla guida sardista). Abbraccio che aveva le apparenze di un trionfo. Solinas conquistò il potere surclassando Massimo Zedda con 364 mila 059 voti. Ovvero il 47,78 per cento. 

  Un successone. Sul piano elettorale. Solinas fondo' il Circo Magico. Una Giunta regionale variopinta. Fatta di personaggi di vario genere. Qualcuno con debiti con il fisco. Qualcuno altro finito addirittura in galera nel corso della legislatura. In quelle elezioni (febbraio 2019) ci fu una passerella di figure come candidati alla presidenza piuttosto curiosa. Paolo Maninchedda (già assessore con Pigliaru) con il Partito dei Sardi raccolse il 3,67%. Il PDS è stato poi travolto da una tempesta giudiziaria. Maninchedda, sul piano politico, è diventato con il suo blog l'ideologo di Renato Soru. Fallito nelle elezioni di febbraio 2024. Con l'8%. Mauro Pili con Sardi Liberi si fermo' addirittura al 2,31 %. Oggi è l'inchiestista dell'Unione Sarda schierato contro l'eolico e a favore del metano. E a proposito di Massimo Zedda, come sappiamo, ha recuperato la poltrona di sindaco di Cagliari. Alla fine, gira e rigira, i "politici" rimangono sempre a galla. Anche se con ruoli diversi. Nonostante le batoste elettorali. Mario Guerrini.