Il vento della trasparenza: Domande alla presidente Todde

-
  Il vento soffia forte in Sardegna, non solo per le sue coste battute dai flussi marini, ma anche per le questioni politiche che si agitano sotto il cielo della nuova amministrazione regionale. La presidente della regione, Alessandra Todde, è al centro di una serie di interrogativi che meritano risposte chiare e precise. Come diceva il grande Montanelli, il giornalismo deve essere "un cane da guardia della democrazia". Con questo spirito, poniamo alla presidente Todde alcune domande urgenti, nate da fatti concreti e decisioni amministrative che sembrano mancare di trasparenza. 

1. Una moratoria che non blocca i procedimenti autorizzatori degli impianti e che non blocca l’installazione di quelli già autorizzati, esattamente cosa blocca? Sorge spontanea la domanda: se questa moratoria non interferisce con i procedimenti già avviati e nemmeno con l'installazione degli impianti già autorizzati, quale sarebbe la sua effettiva funzione? Forse si tratta di una misura simbolica, una bandiera da sventolare per dimostrare un impegno che, nella realtà dei fatti, resta solo sulla carta. Ci piacerebbe sapere dalla presidente Todde quale sia il reale impatto di questa moratoria e quali siano gli impianti effettivamente bloccati da questa misura. 

2. Perché la presidente Todde non dice che è stata la giunta Pigliaru, in cui oggi come allora il PD era primo partito, a esprimere (con DGR 14/26 del 20.03.2018) «giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento denominato “Parco Eolico “Santu Miali” in Comune di Villacidro (VS)” e quindi a dare via libera all’intervento? È curioso come certi dettagli vengano taciuti. La giunta Pigliaru, con il Partito Democratico al timone, diede il via libera all'intervento eolico denominato "Santu Miali". È forse una dimenticanza strategica? Sarebbe opportuno che la presidente Todde facesse chiarezza sul passato amministrativo e sul ruolo che le precedenti giunte hanno avuto nell'approvazione di questi progetti. La trasparenza verso i cittadini è fondamentale per una politica credibile. 

3. Perché è stato detto che le pale partite dal porto di Oristano non erano destinate a un nuovo impianto? Le dichiarazioni ufficiali sostengono che le pale eoliche partite dal porto di Oristano non fossero destinate a un nuovo impianto. Ma se non sono per un nuovo impianto, per quale progetto sono destinate? Questo mistero avvolge di nebbia un settore che dovrebbe invece essere un esempio di chiarezza e sostenibilità. Le spiegazioni lacunose non fanno che alimentare il sospetto e l'incertezza tra i cittadini. 

4. Quali sono gli impianti che ricadono nella disciplina della moratoria? Sono stati censiti? Qual è la loro ubicazione? È stato fatto un elenco? È stato fatto un elenco di quelli che non vi rientrano? Quando verranno pubblicati? La presidente Todde ha il dovere di informare i cittadini con precisione. Quali sono gli impianti soggetti alla moratoria? Esiste un censimento dettagliato? Dove sono situati? Sono stati compilati elenchi specifici per distinguere tra quelli inclusi nella moratoria e quelli esclusi? E, soprattutto, quando verranno resi pubblici questi elenchi? L’opacità amministrativa è nemica della democrazia e la chiarezza non dovrebbe mai essere una concessione, ma un obbligo. 

5. Qualcuno si è preoccupato di verificare che le nuove norme vengano rispettate? Sono stati effettuati controlli? E dove? Le norme, per essere efficaci, devono essere applicate e rispettate. Quali controlli sono stati messi in atto per garantire il rispetto delle nuove regolamentazioni? Dove sono stati effettuati questi controlli? I cittadini hanno il diritto di sapere se le promesse elettorali si traducono in azioni concrete e monitorate, o se rimangono parole vuote. La presidente Todde è chiamata a rispondere con chiarezza e precisione a queste domande. Non si tratta di attacchi, ma di richieste di trasparenza e di accountability, elementi fondamentali per una buona governance. I sardi meritano risposte dettagliate, non retorica. E noi, nel nostro piccolo, continueremo a chiedere conto e a vigilare in fondo la democrazia è una discussione, e la discussione è il sale della democrazia.