Primo vero consiglio comunale e prime baraglie. L'Italo Locale è furibondo, vuole parlare solo lui, cita tutti ma non vuole che lo citino. L'aria della regione lo ha reso più grande e grosso. Dice che cercherà di sgonfiarsi, ci vorrà del tempo. Intanto si è proclamato il primo consigliere di maggioranza di Ramòn I dicendo che: "come la Todde è meglio di Solinas anche Cacciotto è meglio di..." Non ha concluso la frase. Avesse detto San Marco sarebbe caduto un fulmine in teatro. Ci ha risparmiato lo strazio. Il Redivivo e il Vate riformatore sono andati da lui a rassicurarlo e a chiedergli di entrare in maggioranza con loro. Tanto gli altri dell'opposizione non c'erano, erano già al bar.
La neo maggioranza si è data da fare: il presidente Mimmì ha messo la cravatta rossa perché lo hanno sgridato che non se l'era messa la prima volta. Sempre al collo ce l’ha, manco incominciato. Poi siamo passati dal Redivivo che diceva all'Italo Locale di non fare sceneggiate algheresi, citando la sua gita a Napoli per vedere uno spettacolo di Mario Merola.
Annedda ha detto che il suo gruppo è contro l'immobilismo e per questo ha votato a favore del diniego della lottizzazione di Calabona. Si avverte un certo cortocircuito. Point ha fatto il punto dicendo che la scorsa amministrazione non era immobile come detto da Annedda e che questo non è un nuovo inizio, ma una continuazione del lavoro. Infatti l'amministrazione di Mario Knowi temporeggiava, correndo da ferma come si fa con il tapis roulant, ferma no però. In fondo per Calabona Point ricordava all'aula che è dal lontano 1994 che si è iniziata questa diatriba. Per le tempistiche burocratiche italiane siamo nei tempi, dai. Di che ci lamentiamo?
Mari ha retto fino ad un certo punto ma alla fine ha sbottato con Italo e gliene ha detto quattro, non di più perché era già stanca. Il Vate riformatore sorrideva tipo una statua di cera, avuto il tempo di dire che da quando è assessore e vicesindaco la sua vita non è più la stessa, lo fermano anche in vacanza con la moglie per fargli segnalazioni, un po' più piano, dai. Qualcuno in platea ha detto: "hai voluto la bicicletta?" e lui sotto sotto ha pensato "e se non sapessi pedalare?" ma non l'ha detto, ovviamente. Lu Bisbà con un colorito alla Carlo Conti scalpitava per tornare a casa in fretta, dev'essere che ha pensato già al futuro della giunta. Però manca ancora l'ultimo dei sette nani. Chissà se l'Oscura Silva mollerà i contenziosi con il comune e si redimerà per ritornare in pompa magna a coprire alghe con la sabbia. All'africano è stato intimato di non nominare il cognome di Italo. Non sia mai.
Solo sulle commissioni consiliari erano tutti d'accordo. Anche per l'ultima con voto segreto anche se lo è stato per più del previsto, non riuscivano ad aprire l'urna, per farlo hanno dovuto usare la carta Conad di Blazer azzurro a mò di artificieri. Erano in tanti a guardare i lavori di estrazione, si vede che lavorano per il comune di Alghero. Uno lavora e quattro guardano. Allarme rientrato.
Altro argomento di discussione la TARI e il PEF anche se il PEF è stato approvato nella scorsa legislatura, le quote TARI no perché l'Annunciatore in aria di elezioni chiese il rinvio a data da destinarsi. Peccato che solo grazie alle proroghe del governo il comune non è stato sanzionato. Epico quando Peter il principe degli ulivi ha detto: "ringraziamo il governo nazionale per la proroga, altrimenti sarebbero stati dolori". Orazio gli ha ricordato che per l'emozione ha parlato bene del governo Meloni. Grande notizia. Va bene essere un campo largo ma qui si sta esagerando. Insomma il primo vero consiglio è stato movimentato al punto giusto, un gran casino, con Italo mattatore incontrastato e "matato".
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