Lunedì 8 luglio 2024, nella storica cornice di Palazzo Bacaredda, Massimo Zedda ha presieduto il primo consiglio comunale del suo nuovo mandato come sindaco di Cagliari. Un ritorno alla guida della città che non è privo di sfide, in particolare a causa delle controversie sorte attorno alla formazione della nuova giunta e alle criticità segnalate dalla sua principale avversaria, Alessandra Zedda.
Durante il consiglio, Zedda ha presentato la sua squadra, composta da nove assessori con un significativo equilibrio di genere: cinque donne e quattro uomini. Tra i nomi spiccano Maria Cristina Mancini per l'innovazione e i servizi digitali, Luisa Giua Marassi per l'ambiente e il verde, e Maria Francesca Chiappe per cultura e turismo. A Massimo Zedda restano invece le deleghe al bilancio, sicurezza, personale e polizia municipale??.
Non sono mancate le critiche, soprattutto da parte di Alessandra Zedda, la quale ha espresso il suo rammarico per la sconfitta elettorale. Pur dichiarandosi serena e fiduciosa del lavoro svolto, ha accusato alcune frange della politica cagliaritana di non amare la competizione leale e di aver combattuto contro calunnie e azioni scorrette. Il suo maggiore dispiacere, tuttavia, resta il mancato riconoscimento di una leadership femminile per la città?.
Le sfide che attendono la nuova amministrazione sono molteplici. Tra le priorità annunciate dal sindaco vi sono l'aumento della tassa sui rifiuti (TARI) del 15%, dovuto alla gestione finanziaria ereditata, e la necessità di eliminare spese superflue per evitare ulteriori aggravi fiscali sui cittadini. Zedda ha anche annunciato una serie di misure per migliorare la vivibilità urbana, tra cui la presenza di polizia municipale in borghese per prevenire l'abbandono dei rifiuti sulle spiagge e nei centri storici??.
Questo nuovo inizio per Massimo Zedda non sarà privo di ostacoli, ma la determinazione a rinnovare Cagliari con una visione moderna e sostenibile è chiara. Sarà fondamentale, per lui e la sua giunta, riuscire a coniugare le esigenze di sviluppo con il rispetto per l'identità e le esigenze dei cittadini sardi.
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