Ramòn I si presenta, Italo si assenta

Alghero: Fatta la Giunta trovato l'inghippo - SOS all'ambiente

Tempo di festeggiamenti e celebrazioni

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  Siamo a teatro, il luogo prediletto degli attori. Ci sono tutti, nessuno manca all'appello. Il pubblico è quello delle grandi occasioni, e anche il loggione è pieno. Tutti ansiosi e bramosi di vedere la "nuova" giunta. Ràmon I è visibilmente emozionato, ma commette subito un passo falso: "Ho le deleghe ai lavori pubblici". Eh no, quelle spettano al Vate riformatore. Lapsus freudiano o fino all'ultimo pensava di tenersi pure quelle? Ancora presto per capirlo. Mimmì è stato eletto presidente del consiglio comunale e ha dichiarato: "Sarò il presidente di tutti, nei limiti del possibile". Una giusta osservazione. Durante le votazioni, Italo è sparito. 

  Il presidente Mimmì gli ha detto: "Oh Michè guarda che ho fatto ritardare la votazione per te, ajò" ma niente l'Italo locale era troppo impegnato a stare fuori, ormai c'è abituato. Ad un certo punto l'eroe delle borgate, ha chiamato il compagno di campagna con un altro nome, tale Peter Sanna. Emozione o distrazione? Già pensa a rendere Sa Segada più bella di Dubai. Poi qualcuno ha dato una doppia preferenza mentre votava per Mimmì e ha scritto anche il nome di Annedda, annullando la scheda. Che casino.

  San Marco, anche se votava in bianco, rimaneva nella cabina più del previsto, cercava anche di tenersi le matite della votazione, decisamente infastidito. Orazio e Susanna sono stati chiamati a fare gli scrutatori, insieme a Celestino che passava le matite tanto ambite dal santo. Il monsignore distribuiva sorrisi. Il pifferaio latino, in un angolo della sala, non suonava melodie ma stava già coinvolto in discussioni con la gente. Finalmente è arrivato il suo momento e potrà fare uno dei suoi discorsi di tre ore, facendo addormentare i presenti o innervosirli. Il Vate Riformatore sorrideva felice: anche lui, dopo gli accordi di Mosca, ha trovato un posticino. Mari ha fatto rientrare Point e si è presa la sua solita delega. Fra un po' le dedicheranno quell'assessorato o glielo concederanno in maniera perpetua. C'era l'Undertaker giallorosso che, con piglio politico, ha commentato rivolgendosi a Point: "Oi Point, aspetta, votiamo questa e già ce ne andiamo". Sempre il solito, non è attaccato alla poltrona, anzi la rifugge preferendo le canoniche alzate di mano richieste dal partito. Lui non bara mai. 

  C'è sempre qualcuno che sguscia di qua e di là è Batman che ormai ha perso i super poteri ed è tornato capitan Findus, anzi ormai sta diventando selvaggio come Tarzan: niente assessorato, niente Jane, manco Cita. Nessuno lo cita. Sconsolato. L'Advocat è talmente sudato che la giacca gli ha cambiato completamente colore, il posto di Mimmì era suo, ora gli toccano solo le briciole, miseri granelli. Insieme alla Doc sono pronti a ricostituire lo scudo crociato, anche se ormai è più bucato delle strade dell'Alguer.

  Hanno ripescato anche il Musico, chissà come le suonerà in consiglio. Ràmon ha detto che "qualcuno deve proporre un nome per l'assessorato all'ambiente, non ha voglia di tenersi anche quella delega, ne ha solo altre cinque. Eh, sennò poi iniziano a pensare che governi da solo. Sia mai, quello lo facevano solo san Marco e Monsignore. Allora forse non c'è da stare tranquilli." Pare che oggi Batman e l'Africano daranno il nome, attendiamo tutti con vivo interesse ma intanto cala il sipario sul primo colpo di teatro della trullalera dell'Alguer.

PREBA