L'arma spuntata. Contro gli incendi. In Sardegna. È il Corpo Forestale. Ha una Forza numerica di circa 1100 unità. Ma solo la metà sono abilitate all'opera di spegnimento. Le stazioni sul territorio sono circa un centinaio. Divisi per turno, contro il fuoco in ogni caso non ci sono più di due o tre operatori. Il Corpo ha un'età media elevata. Nei prossimi 5 anni la metà degli effettivi, più o meno, andrà in pensione. Praticamente questo presidio fondamentale scomparirà. Tenendo presente il suo ruolo fondamentale nelle campagne ormai spopolate. E la cui vigilanza è affidata proprio a loro. I forestali. Che possono contare solo sulla collaborazione dei barracelli. E poi la Forza aerea. La Regione ha investito 30 milioni di euro sugli ottimi elicotteri Super Puma. Che possono trasportare dieci uomini oltre ai 4 mila litri di acqua. Questi uomini possono intervenire in tempi rapidi e con efficacia, una volta a terra, in prossimità degli incendi. Ma i Super Puma nella maggior parte dei casi viaggiano con appena 2/4 operatori. Proprio per le carenze di personale. La situazione dell'altro nucleo riguardante Forestas è pressoché identica. Recentemente la Regione, con un concorso, ha assunto 78 forestali. Una inezia. Una realtà vergognosa contro il dramma degli incendi. Che ogni anno martoriano le campagne, i boschi, inceneriscono aziende agro-pastorali, uccidono migliaia di animali. Con dolorose perdite anche umane. Come a Curraggia (Tempio) nel 1983: nove morti e quindici feriti.
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