L'invasione. Dell'eolico e del fotovoltaico. In Sardegna. Non è cominciata adesso. In sordina, si è messa in movimento almeno vent'anni fa. Con piccole teste di ponte. Poi, quando è diventata un vorticoso business, si è consolidata. Ed ha raggiunto il picco nell'era salviniana di Christian Solinas. Come mostra ampiamente il progetto esecutivo della Piana di Ottana. Per l'installazione di 160 mila pannelli fotovoltaici.
Del 2021. Nei corridoi della Regione potenti intermediari politici hanno lavorato a favore delle multinazionali. Ma la crociata mediatica contro l'invasione è cominciata soltanto da alcuni mesi. Con l'Unione Sarda. La nuova Giunta Regionale, pressata dalla campagna del gruppo editoriale cagliaritano, si agita molto. Nel tentativo di convincere che il contrasto all'invasione è un suo obiettivo primario. In Consiglio Regionale si sta discutendo la cosiddetta moratoria. Intanto la Regione va avanti con le autorizzazioni. Il 25 maggio ha approvato due torri in territorio diversi. Ieri, poco dopo mezzogiorno, l'assessorato regionale Enti Locali e Urbanistica ha espresso parere favorevole alla variante Urbanistica per la costruzione della Nuova Cabina Primaria di Selargius. Per la trasformazione di energia elettrica (Tyrrhenian Link).
Probabilmente atti dovuti. Il che conferma che in Regione la Giunta Solinas abbia aperto le porte all'invasione. Negli anni scorsi. Nel silenzio generale. Con qualche resoconto. Ma senza "crociate". Come oggi. Evidentemente andava bene così.
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