Biden, un disastro nel primo dibattito presidenziale - Trump mattatore di fake news

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  Nell’arena televisiva del primo dibattito presidenziale, è bastata una frazione di secondo per capire che Biden stava per affrontare una serata disastrosa. La domanda iniziale verteva su economia e inflazione. Biden, con la voce roca e stentata, si è fermato più volte per cercare di schiarirla, invano. Ha risposto con una lista di frasi e dati, incomprensibili come un oracolo ubriachi. Un’ora e mezza più tardi, il bilancio era impietoso. CNN parlava di "disastro" e si discuteva apertamente della possibilità di sostituire Biden. 

  Dal Partito Democratico si faceva trapelare che il presidente aveva il raffreddore, nel tentativo patetico di arginare i danni. La realtà? Biden non è riuscito a fare nemmeno le cose più elementari. Avrebbe dovuto usare il dibattito per rassicurare il paese sulla sua salute e trasformare questa campagna in un referendum su Trump. E invece, ha ottenuto l'effetto contrario. Per un’ora e mezza, Trump ha dipinto i suoi quattro anni alla Casa Bianca come un’epoca d’oro, esagerando con l’entusiasmo: la migliore economia, l’aria più pulita, l’esercito più forte e l'inflazione più bassa di sempre. Il suo racconto era iperbolico e lineare: un paradiso interrotto dal Covid e ora rovinato da Biden, descritto come il peggior presidente della storia.

  Biden ha cercato di ribattere, accusando Trump di aver distrutto l’economia e di aver gestito male la pandemia, ma con una voce tremolante e un discorso spezzettato, sembrava un vecchio disco rotto. In un momento grottesco, Biden ha confuso le parole e invece di dire "abbiamo sconfitto il Covid" ha detto "abbiamo sconfitto il Medicare". Trump ha colto l’occasione: «Hai ragione, lo hai affondato». 

  La performance di Biden è stata talmente debole che non si capiva se fosse troppo preparato o completamente impreparato. Dopo una settimana a Camp David per studiare, alcune risposte erano fuori fuoco come un vecchio televisore. Biden ha toccato spontaneamente uno dei momenti più imbarazzanti della sua presidenza: il ritiro dall’Afghanistan. Ha parlato una volta sola della condanna di Trump. Sul tema dell’aborto, dove Trump è più vulnerabile, si è impappinato; e nel messaggio finale non ha neanche menzionato la questione. Quando gli è stata chiesta la sua età, ha improvvisato, parlando di semiconduttori in Corea del Sud . Come si spiega? Trump, impietoso, ha commentato: «Non ho capito niente e neanche lui».

  Trump, in confronto, non ha dovuto fare molto per risultare il candidato più efficace e presente. Sembrava aver imparato la lezione del 2020, adottando un approccio meno aggressivo. I microfoni spenti per evitare interruzioni lo hanno reso quasi educato, permettendogli di disseminare bugie senza conseguenze. Ha accusato Biden di essere pagato dalla Cina, di aver incoraggiato l’invasione dell’Ucraina e di voler legalizzare l’aborto post-nascita (?!). Biden non è stato da meno, vantandosi di endorsement inesistenti. Tra gli scambi più memorabili: Biden ha accusato Trump di avere «la moralità di un gatto randagio», mentre Trump ha definito Biden «un palestinese», affermando che avrebbe lasciato che Israele «finisse il lavoro». Trump ha anche dichiarato «non sono stato a letto con una pornostar», e i due hanno discusso su chi fosse il migliore a golf. I dibattiti sono spettacoli più che confronti di idee, e stasera la differenza di performance è stata abissale. «Biden si è presentato come garante di competenza e stabilità, ma quest’immagine è minata dal sospetto di declino cognitivo», scriveva il Los Angeles Times.

  Accusare Trump di essere matto non funziona più: gli americani hanno visto il solito Trump, forse un po’ più tranquillo. E ora? Gli americani sono andati a dormire, ma la discussione sull’età di Biden e la possibilità di una sua sostituzione domineranno la campagna. Biden ha il potere di ritirarsi, e la convention potrebbe selezionare un altro candidato, probabilmente Kamala Harris. Nei prossimi giorni ci aspettiamo la sentenza della Corte Suprema sull’immunità di Trump e l’annuncio della sua pena. Le elezioni americane sono a quattro mesi di distanza e il panorama è tutt'altro che chiaro.