La fede tra arcobaleni e scuse papali: quando il Papa si scontra con la generazione LGBT +

-
  Eccoci qua, cari lettori, a parlare dell'ultima avventura del nostro amato Pontefice, Papa Francesco, che sembra trovarsi sempre più spesso nel mirino di polemiche infuocate. Ultimamente, il Santo Padre ha fatto parlare di sé per una serie di dichiarazioni che hanno sollevato non pochi malumori, specialmente tra i sostenitori dei diritti LGBT+. 

  Si comincia con quella sciagurata affermazione sulla troppa "frocciaggine" nei seminari, che ha fatto sobbalzare persino le poltrone più imbottite della Curia. Un passo falso? Probabile, tanto che Francesco ha dovuto fare retromarcia con una prontezza che neanche il miglior calciatore argentino potrebbe eguagliare. 

  Ma non è tutto: il Papa ha poi rincarato la dose con una perla di saggezza tutta sua, definendo il chiacchiericcio "roba da donne". Insomma, un tuffo carpiato nel più becero dei sessismi. Ma il colpo di scena, quello che neanche un romanziere d'appendice avrebbe osato immaginare, è arrivato quando un giovane studente filippino, armato di una sciarpa arcobaleno, ha preso la parola durante un incontro alla Loyola University. 

  "Per favore, smetta di utilizzare un linguaggio offensivo nei confronti della comunità LGBT, crea dolore", ha detto il ragazzo, con una schiettezza che ha lasciato tutti a bocca aperta. Immaginate la scena: il giovane, con l'audacia della gioventù e il coraggio della convinzione, affronta il Pontefice, simbolo per eccellenza di un'istituzione millenaria. Un vero e proprio scontro di fede e ideali, tra chi vede nella Chiesa un baluardo immutabile e chi spera in un'istituzione più inclusiva e al passo con i tempi. 

  Il ragazzo non si è fermato lì, no. Ha toccato anche il tema delle discriminazioni religiose, citando le difficoltà dei musulmani, e ha concluso con una richiesta che ha il sapore di una rivoluzione: permettere il divorzio. Ecco, immaginate la faccia di Francesco in quel momento. Il Papa, con quella sua aria bonaria e affabile, si è trovato davanti a un giovane che gli chiedeva, con la semplicità dei giusti, di cambiare il corso della storia. 

  E ora, cosa farà Papa Francesco? Se la vedrà brutta contro i movimenti LGBT+, dovrà affrontare le critiche che arrivano da ogni angolo del globo e cercare di mantenere l'equilibrio su un filo sempre più sottile. Riuscirà il nostro eroe a trovare una via di mezzo tra la tradizione e l'innovazione, tra il dogma e la realtà del XXI secolo? La partita è aperta, e noi non possiamo fare altro che seguire con attenzione e, perché no, un pizzico di ironia, le prossime mosse di questo Papa sempre più al centro del ciclone. Restiamo in attesa, cari lettori, con il fiato sospeso e gli occhi puntati su Roma, perché in questo copione della fede e della modernità, le sorprese non finiscono mai.