Un battito per la vita: dramma e salvezza al porto di Alghero

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  Alghero, 16 giugno 2024 – Era una mattina come tante altre al porto di Alghero. Il sole stava iniziando a scaldare l'aria, mentre i pescatori preparavano le reti e i turisti curiosi esploravano i dintorni. Ma all’improvviso, l’ordinario si è trasformato in straordinario, e un giovane ha lottato contro il tempo, il destino appeso a un filo sottile come un battito. Accade tutto in un istante. 

  Un ragazzo si porta la mano al petto, il viso contorto dal dolore. E poi crolla, il corpo che si abbandona al suolo come un sacco vuoto. La gente intorno si blocca, paralizzata dall'incertezza e dalla paura. Ma tra di loro, una figura si muove con la rapidità di un fulmine: un’operatrice della BLSD Academy. Non c'è spazio per il panico, solo per l'azione. 

  Con la determinazione di chi sa che ogni secondo è prezioso, l'operatrice si getta sul giovane, iniziando immediatamente le manovre di primo soccorso. Le sue mani, addestrate e sicure, eseguono un balletto di vita e morte. Non c'è tempo per il dubbio, solo per la precisione. Il ragazzo rimane cosciente, o almeno semi-cosciente. 

  Respira ancora, e questo è tutto ciò che conta. L'ambulanza del 118 arriva, ma è chiaro che senza quell'intervento immediato, la storia avrebbe potuto avere un epilogo ben diverso. Questa vicenda ci obbliga a riflettere. Quanto siamo davvero preparati per affrontare un'emergenza? Nei pressi del luogo dell'incidente, vicino ai bagni pubblici del porto, come in molte altre aree strategiche della città, è installato un defibrillatore semiautomatico.

  Un dispositivo che può significare la differenza tra la vita e la morte, se solo siamo pronti ad usarlo. La realtà è che questi strumenti, insieme alla formazione di base in primo soccorso, dovrebbero essere parte integrante del nostro quotidiano. Non possiamo permetterci di ignorare la loro importanza. Ogni minuto che passa senza intervento può essere fatale. 

  Il giovane, del cui stato attuale non si hanno ancora notizie certe, ci ha offerto, suo malgrado, una lezione preziosa. Dobbiamo essere pronti, dobbiamo essere preparati. Perché la vita è imprevedibile e, quando meno ce lo aspettiamo, può metterci alla prova. Oggi, al porto di Alghero, un cuore ha ripreso a battere grazie alla prontezza di un'eroina silenziosa. Non lasciamo che il suo coraggio sia vano. Facciamo tesoro di questa esperienza, rendiamo la nostra comunità più sicura, più preparata. La prossima vita salvata potrebbe essere la nostra.