Editoriale: La fine del mandato di Mario Conoci come sindaco di Alghero - un'analisi politica

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  Martedì, 4 giugno, ha avuto luogo l'ultimo consiglio comunale con Mario Conoci a capo, segnando la conclusione di un mandato complesso e impegnativo. Conoci, nel suo discorso di commiato, ha sottolineato con orgoglio come la sua maggioranza, con il contributo dell'opposizione e nel rispetto dei rispettivi ruoli, abbia lavorato senza divisioni fino all'ultimo giorno. Ha espresso gratitudine per aver guidato la città in un periodo difficile, convinto che il lavoro svolto sarà sempre più apprezzato con il tempo. Parole assolutamente condivisibili quelle del primo cittadino, che meritano un'analisi dal punto di vista prettamente politico. 

  La gestione di Mario Conoci non è stata semplice, in quanto la sua amministrazione è stata profondamente segnata dalla pandemia di Covid-19. Questo evento straordinario ha minato le normali dinamiche amministrative e ha richiesto un enorme sforzo per mantenere coesa una maggioranza già di per sé fragile. La pandemia ha imposto misure emergenziali e ha creato pressioni esterne che hanno debilitato ulteriormente la sua amministrazione. Nonostante ciò, il sindaco ha saputo traghettare la città attraverso le acque tempestose di questi ultimi anni, mantenendo unito il consiglio comunale e portando avanti numerosi obiettivi. È facile ora, in piena campagna elettorale, puntare il dito e criticare le mancanze, ma è fondamentale ricordare che Conoci ha operato in circostanze straordinarie. 

  La sua amministrazione ha dovuto affrontare una maggioranza non del tutto coesa, minata da personalismi e cambi di casacca che hanno complicato ulteriormente la gestione politica. Tuttavia, a differenza di altri che ora si candidano alla guida della città, Conoci è riuscito a portare a termine numerosi progetti nonchè il mandato stesso, dimostrando una dedizione incrollabile alla sua città. L'aspetto più notevole del suo mandato è stata la gestione della pandemia. Due anni terribili, gestiti in maniera esemplare, con il sindaco sempre in prima linea e l'apparato amministrativo-burocratico a sostegno. 

  Alghero, in quel periodo, è diventata persino un modello, grazie a un lavoro di squadra che ha visto protagonisti l'amministrazione comunale e il servizio sanitario. Ora, a pochi giorni dalle elezioni, è importante sottolineare la correttezza e la dedizione di Mario Conoci. La sua attenzione verso i media e la promozione degli eventi cittadini dimostrano chiaramente il suo amore per Alghero. La politica è un groviglio che tritura tutti, mischia tutto e il contrario di tutto, ma chi ha seguito da vicino il suo mandato sa quanto si sia impegnato per il bene della città. Il giudizio sull'operato non può essere influenzato dall'emotività della campagna elettorale. È necessario del tempo per metabolizzare e valutare appieno il suo contributo. Alghero è una città che spesso rimpiange chi c'era prima, ma con il tempo il lavoro svolto, come spesso accade, verrà apprezzato sempre di più fino a qualcuno che dirà: "eh quando c'era Conoci". Storie che si ripetono dall'alba della politica.

  Mario Conoci saluta e la città ringrazia. Non per dargli semplicemente il benservito, ma per riconoscere l'impegno e la dedizione con cui ha affrontato uno dei periodi più difficili nella storia recente di Alghero. La sua eredità amministrativa è un punto di partenza solido per chiunque prenderà il suo posto.