Dopo le recenti polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni sugli omosessuali nei seminari, Papa Francesco ci delizia con un’altra delle sue perle di saggezza. In una riunione a porte chiuse con giovani sacerdoti romani, il Santo Padre ha chiesto di evitare sparlare, sottolineando che il chiacchiericcio è solo roba da donne. Ah, che eleganza e modernità!
Il Pontefice ha poi aggiunto: "Noi abbiamo i pantaloni, dobbiamo dire le cose." Certo, perché indossare pantaloni è il segno distintivo della serietà e della franchezza. Tutte le donne in pantaloni ora dovranno rivedere il loro status. E gli uomini in kilt? Che confusione!
A distanza di qualche giorno, il Papa avrebbe colorito ulteriormente i suoi interventi, come riporta il sito "Silere non possum". In un'occasione, parlando con un giovane sacerdote sulla situazione della Diocesi di Roma, avrebbe detto: "Ci sono problemi di corruzione." Due di molte, potremmo aggiungere. Ma tranquilli, con i pantaloni giusti, tutto si risolve.
Questa nuova dottrina del "pantalone parlante" potrebbe essere rivoluzionaria. Finalmente sappiamo che per essere onesti e diretti, basta indossare i pantaloni.
Chissà cosa diranno le monache e le suore. Forse un aggiornamento al loro guardaroba è in ordine? O magari dovranno fare un corso intensivo di "parlare senza chiacchiericcio".
La realtà è che, tra una battuta e l'altra, queste dichiarazioni fanno riflettere sulla sensibilità del Pontefice riguardo ai temi di genere. Il chiacchiericcio è roba da donne? E i pettegolezzi dei cardinali, cosa sono? A questo punto, ci aspettiamo una nuova enciclica: "De pantalone et veritas."
Scherzi a parte, forse sarebbe il caso di preoccuparsi più dei contenuti che dei contenitori. La Chiesa, con tutti i suoi problemi di corruzione e scandali vari, potrebbe trarre giovamento da un po' meno di focus sugli abiti e un po' più su trasparenza e riforme sostanziali. Ma, a quanto pare, per Francesco l'abito fa il monaco.
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