Pioggia su richiesta? Magari a Dubai, ma non in Sardegna - Il fenomeno del cloud seeding spiegato dal super esperto delle nuvole

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  Mentre la Sardegna affronta un'altra stagione di siccità estrema, si torna a parlare di soluzioni tanto innovative quanto discutibili. Tra queste spicca il "cloud seeding", ovvero quella che potremmo chiamare con un pizzico di ironia la "fertilizzazione artificiale delle nuvole". 

  Nata nell'epoca post-bellica e adottata con entusiasmo in varie parti del mondo, questa tecnica prometteva di fare piovere a comando, quasi come aprire un rubinetto celeste. E mentre gli abitanti dell'isola sognano nuvole cariche di pioggia, il super esperto di nuvole, il professor Levizzani, getta acqua sul fuoco: «L'alluvione di Dubai? Il "cloud seeding" non c'entra». 

  Ma cosa dice esattamente il nostro guru delle nuvole? Levizzani, con una carriera dedicata allo studio delle precipitazioni e un'imminente pensione all'orizzonte, chiarisce che mentre il "cloud seeding" funziona benissimo in laboratorio, trasformarlo in una soluzione scalabile e sostenibile all'aperto è un altro paio di maniche. «L'inseminazione artificiale delle nubi funziona in laboratorio, ma nella realtà è molto più complessa e costosa. 

  Il problema è che sulla Terra è cambiata la circolazione dell'atmosfera». In pratica, anche se semina nuvole in abbondanza, non sempre queste sono disposte a rilasciare la tanto desiderata pioggia. Di fronte a una simile complessità, alcuni paesi hanno scelto di abbandonare la tecnica, ritenendola troppo costosa e incerta. Ma non tutti seguono questa linea: gli Emirati Arabi e la Cina continuano a investire cifre astronomiche in questa specie di lotteria meteorologica, sperando di colpire il jackpot pluviometrico.

  E mentre in Sardegna si cerca ancora una soluzione al problema annuale della siccità, forse è il caso di guardare meno al cielo e più alla terra, puntando su strategie più terrene e probabilmente più efficaci, come la conservazione dell'acqua e l'agricoltura sostenibile.

  Perché, come ci insegna il professor Levizzani, anche nella scienza delle nuvole, non è tutto oro quello che luccica... o meglio, non è tutta pioggia quello che nuvola!