Ecco, ci siamo di nuovo. Bill Gates, magnate della tecnologia e profeta del disastro, torna a far parlare di sé. Dopo aver previsto con una precisione quasi inquietante la pandemia di Covid-19, ora ci delizia con una nuova profezia: un'apocalisse virale ancora più terribile è in arrivo, ma, rasserenatevi, abbiamo ancora il tempo di evitarla. Questo è il succo del suo ultimo monito, lanciato come una moderna Cassandra attraverso le pagine del New York Times. Ma questa volta, il nostro oracolo in maglione a girocollo non si limita a predire sventure, offre anche una soluzione: un corpo di vigili del fuoco pandemici, pronto a intervenire al primo starnuto sospetto.
Gates ci parla di un virus come di un incendio, un paragone che, per quanto efficace, non fa che alimentare l'immaginario collettivo già saturo di scenari catastrofici. E qui entra in gioco il lato oscuro della narrazione: il complottismo.
Perché, si sa, in un mondo dove tutto è interconnesso, il passo da visionario a burattinaio dei complotti globali è breve. E così, mentre da un lato abbiamo i fan di Gates che annuiscono saggiamente alle sue parole, dall'altro abbiamo un esercito di complottisti pronti a vedere in ogni suo gesto un oscuro disegno per il controllo della popolazione mondiale.
Non possiamo negare che il nostro Bill abbia un certo fiuto per le calamità globali, ma il suo ruolo di paladino della salute pubblica sembra avergli cucito addosso l'etichetta di bersaglio preferito delle teorie del complotto. Il suo impegno nella sperimentazione e nella diffusione dei vaccini diventa, agli occhi di alcuni, una macchinazione per l'instaurazione di un nuovo ordine mondiale, magari condito da un pizzico di controllo mentale tramite microchip.
Ma, come spesso accade, la realtà è meno colorita delle fantasie complottiste.
La malevolenza è un concetto semplice, diretto, che si adatta perfettamente alla narrativa del cattivo di turno. La biologia, invece, è complessa, sfumata e spesso priva di quel fascino oscuro che tanto piace agli amanti delle teorie del complotto.
Alla fine, ciò che rimane è un mondo diviso tra chi crede ciecamente nelle profezie di un miliardario filantropo e chi vede in ogni sua parola un complotto per il dominio globale. Nel frattempo, il vero nemico - un virus, un batterio, o qualsiasi altro agente patogeno che si nasconda dietro l'angolo - attende pazientemente il suo momento per entrare in scena, indifferente alle nostre dispute e alle nostre paure. E così, mentre discutiamo se Bill Gates sia un eroe o un cospiratore, il mondo continua a girare, in attesa della prossima pandemia che, speriamo, resterà solo una delle tante profezie mai avveratesi.