Lino Banfi: una laurea fasulla

Anche il popolare attore tra le vittime di una università fantasma

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"Non posso più tollerare che la mia immagine e la mia identità personale continuino ad essere abbinate all'università Giovanni Paolo I che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha accertato essere giuridicamente priva di valore. Per questo ho incaricato l'avvocato Giorgio Assumma di Roma di intraprendere ogni più opportuna azione legale per tutelare la mia personalità". Lo annuncia Lino Banfi, tra le 'vittime' illustri del falso ateneo smascherato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza. "Io sono solo la vittima di una ingegnosa macchinazione - sottolinea l'attore all'Ansa - nella quale sono state coinvolte anche molte personalità del mondo politico e del mondo accademico. Quando il rettore di tale università mi ha proposto di conferirmi la laurea onorifica in Scienze delle comunicazioni non ho avuto dubbi nell'accettarla. Le referenze che egli mostrava sia sull'esistenza dell'istituto accademico sia sulla validità dei suoi corsi di istruzione erano apparentemente autentiche ed attendibili. Sono quindi caduto dalle nuvole quando la Guardia di Finanza mi ha sequestrato il diploma di laurea dicendomi la verità". La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha disposto infatti il sequestro del sito web di una finta Università che per alcuni anni ha conferito lauree honoris causa a uomini politici e personaggi dello spettacolo usati come richiamo per attrarre iscrizioni. Si tratta di nomi noti e vip, inconsapevoli della truffa, insigniti del falso riconoscimento e poi inseriti in un albo d'onore consultabile su Internet. Le indagini sulla sedicente Università Giovanni Paolo I sono state condotte dal nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza.Il falso ateneo ha dislocato la propria sede nei locali di servizio di una associazione di artigiani mentre gli uffici del Rettorato si trovano in un appartamento vuoto di Latina, nel Lazio. L'organizzazione messa in piedi dai truffatori - è stato accertato - era molto articolata e dotata di inesistenti strutture didattiche e scientifiche con tanto di facoltà, dipartimenti e scuole di specializzazione esistenti però solo sulla carta. Ampie le opportunità di formazione che metteva a disposizione: da scienze delle comunicazioni alle lauree in medicina. Reclamizzata anche una "Scuola della comicità" che annoverava tra i condirettori cantanti e artisti del cabaret. Per rendere ancora più verosimili le offerte formative del sedicente Ateneo Giovanni Paolo I era stato anche realizzato un video, pubblicato su Youtube, con immagini di una presunta inaugurazione dell'anno accademico avvenuta nel prestigioso Palazzo Marino, immobile di rappresentanza della Camera dei Deputati. La fasulla Università, il cui rettore risultava essersi laureato nel fantomatico ateneo svizzero di Jerisau, già dal giugno del 1993 era stata diffidata dal Ministero dell'Istruzione e dell'Università dal proseguire le attività abusive. La Giovanni Paolo I era stata anche inserita nella "black-list" delle organizzazioni che rilasciavano titoli di studio senza nessun riconoscimento nell'ordinamento universitario.