EGO International, il futuro delle PMI passa per i clienti stranieri

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L’anno si apre con novità positive per l’economia dell’Isola: le ultime recensioni confermano infatti una crescita sostenuta delle vendite all’estero delle imprese sarde, un dato incoraggiante per le PMI che guardano con interesse alle possibilità della vendita all’estero. Il trend è sostenuto anche dalle recenti iniziative della Regione, determinata nel sostegno all’internazionalizzazione delle imprese della Sardegna, con i bandi destinati ai settori produttivi più promettenti. Anche le aziende specializzate in consulenza per l’internazionalizzazione mostrano un occhio di riguardo verso le opportunità della vendita all’estero che il nuovo anno riserva. Lo indicano le recensioni di EGO International, compagnia di Rimini attiva nel settore export da anni, che dedica alle possibilità per le imprese italiane un interessante report sul suo sito (www.egointernational.it): dati, opinioni e consigli che possono beneficiare anche le molte imprese sarde decise ad affrontare l’internazionalizzazione con successo.

I numeri dell’export per EGO International

Il report di EGOInternational si basa sui dati e sulle recensioni di Sace Simest, presentati nell’ultimo rapporto Export Update. Le previsioni per la crescita dell’export nazionale sono buone (si stima un complessivo +3,2%), e secondo le opinioni dell’agenzia, si tratta di un risultato al quale contribuiranno anche i trend positivi nell’import dei paesi emergenti. Il dato più interessante, evidenziato da EGOInternational, è però quello relativo alla segmentazione dei settori, utile per capire quali imprese hanno effettivamente le carte in regola per competere nei mercati stranieri. Citando lo studio Sace Simest, EGO International evidenzia la meccanica strumentale, la chimica, i metalli, il settore tessile, l’arredo in legno e l’agroalimentare. I settori coinvolti sono quindi quelli più tradizionali dell’economia italiana, con la presenza di distretti storici e industrie storiche che continuano a crescere grazie anche alla vendita all’estero. L’Europa (Francia, Germania, Svizzera e Regno Unito in testa) resta il punto di riferimento per le PMI italiane che decidono di internazionalizzarsi, ma, per scoprire quali Paesi possono offrire nuove opportunità alle imprese, è necessario guardare anche al di fuori del Vecchio Continente. Medio ed Estremo Oriente, per esempio, offrono interessanti mercati alle imprese impegnate nel tessile: Corea del Sud e Giappone ospitano una ricca fascia di clienti estimatori nella moda Made in Italy, mentre Dubai è oggi una vera e propria capitale internazionale dello shopping nel settore fashion. Emergono come destinazioni sempre più interessanti per il settore Food Russia e Stati Uniti: secondo le opinioni e le recensioni degli esperti, Mosca apprezza sempre di più la birra artigianale e i prodotti agroalimentari italiani. I clienti americani sono invece alla ricerca di olio e vino Made in Italy.

Recensioni positive per l’export sardo

I trend e le stime per l’agroalimentare sono incoraggianti per la Sardegna: si pensi infatti all’importanza dei prodotti del comparto caseario, con l’export di pecorino in crescita. È proprio questa, al netto della produzione del petrolchimico, la voce principale della vendita all’estero Made in Sardegna. Un prodotto che esprime un valore economico rilevante anche nel più ampio contesto nazionale: In passato, EGO International aveva dedicato un approfondimento proprio alla crescita della vendita del pecorino all’estero, capace di conquistare le tavole dei clienti americani, britannici e francesi. Un successo che può essere ripetuto, se si affronta l’internazionalizzazione con lo spirito giusto. Preparazione, pianificazione e competitività: questi i valori che dovranno guidare l’export sardo nel prossimo anno.