Sassari: per Santa Lucia l'Unione italiana ciechi aprirà la propria sede per tutta la giornata

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  Il prossimo 13 dicembre, festa di Santa Lucia, l'associazione ha programmato una serie di attività per creare un ponte con la città e il territorio e far conoscere i numerosi servizi offerti ai non vedenti. L'appuntamento prenderà il via alle 10 nella sede di via Quarto 3 con l'accoglienza, la visita alla struttura e momenti conviviali organizzati dai volontari con il contributo di tutti. Nel corso della mattinata gli operatori del Servizio civile aiuteranno i bambini ad addobbare uno speciale albero di Natale: tutti i visitatori sono invitati a portare una pallina su cui verrà stampato in braille il nome del donatore.

  Alle 17 si terranno due appuntamenti con un taglio medico-sanitario: l'oculista Umberto Murgia, segretario dell'Associazione oftalmologica Sarda, presenterà i risultati della campagna di prevenzione del glaucoma che si è svolta a Sassari gli scorsi 30 novembre e 1 dicembre; a seguire, il professor Alfonso Bolognini e lo staff del Centro Iperbarico Sassarese parleranno dell'ossigenoterapia iperbarica e dell'utilizzo terapeutico dell'ossigeno iperbarico sul paziente affetto da retinopatia pigmentosa. Alle 18 verrà celebrata la messa in onore della santa e a seguire verrà offerta la degustazione dei prodotti ricevuti nel corso della giornata. «Abbiamo pensato questo evento come un momento di scambio e confronto tra la nostra associazione e il territorio - spiega Franco Santoro, presidente territoriale dell'Unione italiana ciechi - vogliamo mostrare le nostre attività a iniziare dai corsi di scrittura e lettura in braille per proseguire con la stamperia che consente la produzione di libri per l'infanzia, testi scolastici e l'adattamento di opere della letteratura sarda».

  Negli anni l'organizzazione è diventata un punto di riferimento per le famiglie di non vedenti e per la scuola: «Sono diversi gli insegnanti di sostegno e i parenti dei nostri soci che seguono i corsi - prosegue il presidente Santoro - che si aggiungono al gruppo di bambini e ragazzi che imparano prima a scrivere e poi a leggere nel linguaggio braille». La partecipazione ai corsi è possibile con un semplice contributo iniziale di 10 euro, che viene utilizzato esclusivamente per coprire i costi del servizio. Nei prossimi mesi la stamperia dovrebbe essere rinnovata grazie a un contributo della Regione Sardegna, consentendo all'associazione di implementare l'attività editoriale anche con il lancio di una rivista in braille. «Abbiamo scelto la festa di Santa Lucia - conclude Franco Santoro - perché con questo evento vogliamo simbolicamente abbattere il muro tra il buio, che fortunatamente per la gran parte delle persone è il grande sconosciuto, e la luce rappresentata dalla vista».