L'aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura ha ospitato il
convegno "Innovazione tecnologica e Cambiamento. I nuovi temi per
l’ingegnere chimico e l’evoluzione di questa figura professionale". I
lavori sono stati curati dall’Aidic (Associazione italiana ingegneri
chimici, sezione Sardegna) e promossi dal dipartimento di Ingegneria
meccanica, chimica e dei materiali (Dimcm) dell’università di
Cagliari.
Oltre centoquaranta studenti frequentano la laurea triennale in
Ingegneria chimica con 53 matricole, fresche di iscrizione al primo
anno. Sono ventotto e una cinquantina quelli della magistrale. Sono
questi i macro dati del corso curato dagli specialisti dell’ateneo di
Cagliari che garantisce un lavoro pertinente agli studi compiuti a
stretto giro dalla discussione della tesi. Il placement è del cento
per cento.
“I nostri laureati hanno un domani certo costruito sulla professione
per cui, con le proprie famiglie, hanno investito tempo e risorse. Nel
portarvi i saluti del rettore Maria Del Zompo, sono certo - ha
aggiunto il presidente della facoltà di Ingegneria e architettura,
Corrado Zoppi - che saprete compiere le scelte più opportune per il
vostro futuro”. La sala, con un centinaio tra allievi e docenti di
licei e istituti tecnici di Cagliari e dell’hinterland, ha mostrato
particolare attenzione. “La figura dell’ingegnere chimico ha valenze
multidisciplinari. Dalla chimica, tra raffinazione e altro, al
depuramento delle acque, inscatolamento e gestioni dei prodotti
alimentari, gestione impianti, impatto ambientale e non solo. Tanto
che a spazzo non c’è neppure un nostro laureato. Una considerazione
che dovrebbe far riflettere anche le autorità politiche e
amministrative regionali” ha precisato il direttore del Dimcm, Giacomo
Cao. “Un antico proverbio cinese dice che resistere al cambiamento e
come trattenere il respiro.
Se lo si fa troppo a lungo si rischia di
morire” ha sottolineato Massimiliano Grosso, coordinatore del corso di
laurea. “Un percorso formativo appagante e proficuo” ha rimarcato
Francesco Feliziani, direttore generale dell’Ufficio scolastico
regionale per la Sardegna. “Li aspettiamo a braccia aperte” l’auspicio
di Francesco Marini, presidente di Sarlux, azienda all’avanguardia del
gruppo Saras.
"Innovazione tecnologica e cambiamento. I nuovi temi per l’Ingegnere
chimico e l’evoluzione di questa figura professionale" ha offerto un
quadro esaustivo su vari aspetti del percorso accademico.
Dall’evoluzione nel tempo alla preparazione necessaria per affrontare
nuove sfide, prodotte dagli sviluppi delle tecnologie e dalla
contaminazione con altre professionalità, da parte del moderno
ingegnere chimico. Tra i relatori, Giovanni Vaia (Università Ca’
Foscari, Venezia), Roberto Garau (Sartec srl), Alessandra Taris
(ingegnere chimico, Ph.d), Bruno Demuru (ingegnere chimico -
Innovation senior consultant).