Al Teatro Civico di Sassari, in scena il magnifico e suggestivo concerto “Graal”: l’arpa di Vincenzo Zitello e il violino di Fulvio Renzi.

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La serata di ieri, 30 novembre 2025, al Teatro Civico di Sassari, inserita nel cartellone del Boghes e Cordas World Strings Festival, ha offerto al pubblico un’esperienza che ha superato i confini del concerto tradizionale. Sul palco, i maestri Vincenzo Zitello e Fulvio Renzi hanno tratto dall’album Graal, un rinnovato ed ispirato viaggio sonoro che intreccia mito, poesia e ricerca musicale, trasformando l’ascolto in un rito culturale di grande intensità. L’arpa celtica e cralsach di Zitello e il violino (anche quello baritono) di Renzi hanno dialogato con una precisione tecnica e una sensibilità emotiva che hanno reso evidente il lungo percorso artistico e umano dei due musicisti. La loro carriera, avvicendata a collaborazioni con grandi nomi della scena nazionale e internazionale, come Franco Battiato, Ornella Vanoni, Roger Waters, Bruce Springsteen, Alan Stivell, si riflette in ogni nota, in ogni passaggio che unisce rigore e libertà, tradizione e innovazione. Il pubblico ha percepito la forza di una ricerca che non si limita alla musica, ma si apre alla poesia, alla filosofia, alla psicologia, alla storia e alle saghe celtiche, trasformando l’album Graal in un universo simbolico che invita a esplorare archetipi universali e memorie collettive.

  Durante l’esibizione, la sensazione è stata quella di attraversare una vera e propria geografia interiore, un itinerario poetico e musicale che ha toccato culture affini e lontane: dalle terre nordiche di Scozia e Irlanda fino al Mediterraneo. In questo percorso si è sentita la vibrazione di Musa Musica danzare con Madre Cultura, un incontro che ha restituito al pubblico la forza del mito e la raffinatezza della ricerca creativa. Il merito di questa cornice va anche ai direttori artistici del festival, Beppe Dettori e Raoul Moretti, che con sensibilità e competenza hanno saputo inserire Graal nel tessuto del Boghes e Cordas World Strings Festival. La loro visione ha trasformato la serata in un viaggio culturale di grande spessore, dove la musica si è mostrata come un regale ponte tra tradizione e innovazione, tra radici e futuro. Il concerto di ieri non è stato unicamente un evento musicale, ma una cerimonia culturale che ha intrecciato tecnica, mito e poesia. Una tappa fondamentale del festival, destinata a lasciare traccia nella memoria di chi vi ha partecipato e a consolidare il ruolo di Sassari e del suo Teatro Civico come luoghi privilegiati di incontro tra le voci del mondo e le corde della tradizione. Una serata che ha dimostrato come la musica, quando incontra mito e poesia, diventa un prezioso dono alla città.