Sette gruppi stranieri al 34° Ittiri Folk Festa che si apre in
anteprima giovedì 18 ad Alghero e poi propone quattro giorni con tanti
eventi a Ittiri dal 19 al 22, per chiudere il 23 a Thiesi
I magnifici sette ospiti si incontrano nel cuore del folklore.
L'edizione numero 34 del festival internazionale organizzato
dall'associazione Ittiri Cannedu conferma la sua originalità,
longevità e ricchezza di proposte. “Sa domo est minore, su coro est
mannu”: l'antico proverbio sardo sull'ospitalità calza a pennello per
Ittiri Folk Festa, dove l'esibizione sul palco è solo una parte di un
festival che è soprattutto incontro e scambio di tradizioni e culture,
all'insegna dell'accoglienza e dell'amicizia.
Ed è significativo che
nella scelta dei gruppi isolani siano presenti non solo quelli che
propongono danze e musica, ma anche le maschere e il gremio sassarese
dei Massai che ha mezzo millennio di storia.
Questi i sette gruppi stranieri che si alterneranno nelle serate ad
Alghero Ittiri e Thiesi per “riunirsi” nella Gran Parata di domenica
(ore 18) per le vie del centro: “Nantou” Folk Dance Group (Taiwan),
Compagnia Integral de Danzas Especializadas de Bolivia-Cidebol
(Bolivia), Ballet Folklorico“Gustavo Vaquera Contreras” - Zacatecas
(Messico), Centro des Artes Montedearte – Manta (Ecuador), Grupo
Folklorico “Repùblica Saraki” - Luque (Paraguay), Ensemble Toska Stip
di Skopje (Macedonia), Ensemble “Iriston” (Ossezia del Nord-Alania).
Questi i gruppi sardi: Gruppo Folk “Tradizioni Popolari”di Galtellì,
Gruppo Folk “San Gemiliano” di Sestu, “S’Urzu e sos Bardianos” di
Fonni, Gruppo folk “Brathallos” di Fonni, Gruppo folk “Pro Loco” di
Samugheo, Maschere “Sos Tintinnatos” di Siniscola, Gremio dei “Massai”
di Sassari, gruppo B. V. del Rimedio di Ozieri, Trombe e Tamburi “Sa
Sartiglia” di Oristano, Banda musicale di Ittiri e Ittiri Cannedu, che
festeggia quest'anno i 45 anni di attività.
C'è anche un ospite dalla penisola salentina: l'Aia Noa, che proporrà
le danze tipiche, soprattutto pizzica e taranta.
Ospite d'onore il gruppo Cordas et Cannas, insignito del Premio Zenias
per il contributo dato alla cultura e alla musica sarda in oltre 40
anni di attività.
Gli eventi principali
Giovedì 18 anteprima “In Alghero Folk
International” a Lo Quarter (ore 21).
Venerdì a Ittiri: inaugurazione
mostre (ore 18) tra le quali va segnalata “L'inferno dantesco” della
pittrice Liliana Cano e l'edizione speciale di “Sonos e Ballos” con
“Folk and Beer” rassegna di musiche popolari e birre artigianali (ore
21, piazza Odeon).
Sabato a Ittiri: Premio Zenias (ore 12 Palazzo
Comunale) e Appuntamento col ballo (ore 22, stadio comunale).
Domenica
a Ittiri: Messa dei Popoli (ore 11 Chiesa di San Francesco), Gran
Parata dei gruppi (ore 18 vie del centro) e Appuntamento col ballo
(ore 22 stadio comunale).
Lunedì a Ittiri: Rassegna di sapori e musica
dal mondo (ore 21.30 piazza Umberto).
Martedì a Thiesi: “Mesumundu in
Thiesi” (ore 21 Anfiteatro Seunis).
Alla conferenza stampa di presentazione di Ittiri Folk Festa che si è
tenuta nella sala Milellla dell'Università di Sassari sono intervenuti
il sindaco di Ittiri Antonio Sau, il coordinatore delle iniziative
culturali e scientifiche Giammario Demartis, il presidente
dell'associazione Ittiri Cannedu Piero Simula, e Ottavio Nieddu della
commissione Premio Zenias.
LE DICHIARAZIONI
Maria Caterina Manca, storica conduttrice degli eventi di Ittiri Folk
Festa, ha illustrato il ricchissimo programma. Si è soffermata anche
su una delle iniziative che rendono il festival unico in Sardegna e
probabilmente in Italia, la Messa dei Popoli, che si celebra domenica
alle 11 nella Chiesa du San Francesco: “E' un momento di particolare
unione, al quale partecipano tutti i gruppi ospitati a Ittiri, a
qualsiasi religione appartengano e propongono un canto o una danza del
loro Paese. Quindi quest'anno parteciperanno alla Messa dei Popoli
Messico, Macedonia, Paraguay e Salento”.
Antonio Sau, sindaco di Ittiri: “L'associazione Ittiri Cannedu e
Ittiri Folk festa sono patrimonio del nostro centro, l'espressione
migliore della nostra comunità. L'associazione ha rappresentato al
meglio le nostre tradizioni mettendole a confronto con le tradizioni e
le culture di gruppi provenienti da tutto il mondo, e questo ha
arricchito tutti. Ittiri Folk festa lancia un messaggio preciso: non
si cresce se ci si divide, ma è il confronto tra le diverse identità
che può migliorare la società”.
Giammario Demartis, coordinatore scientifico delle iniziative
culturali: “Sono nove gli eventi, a partire dalla mostra di Liliana
Cano, passando per quella sulla pittura del '900 e l'abbigliamento
tradizionale di Ittiri che propone opere di Giuseppe Biasi (aveva uno
studio a Ittiri) e Locatelli, quella sull'intreccio e le tradizioni
equestri di Fonni, sugli strumenti musicali dell'area mediterranea e
il corredo di Sant'Efisio, e ancora l'espisizione delle opere di Cenzo
Cocca e Peppe Salaris”.
Ottavio Nieddu, conduttore e rappresentante Premio Zenias: “Abbiamo
scelto di dare il riconoscimento ai Cordas et Cannas, una formazione
visionaria che a fine anni '70 ha voluto rielaborare in chiave
contemporanea la nostra tradizione musicale. Sono stati tra i primi a
partecipare al festival di world music di Peter Gabriel. Poi fanno
tanta attività nel sociale”.
Piero Simula, presidente Ittiri Cannedu: “Le iniziative collaterali
hanno toccato in questi anni tutti gli aspetti della cultura popolare
ed è uno degli aspetti di cui andiamo più fieri, un nostro tratto
caratteristico”.