Dalle evocazioni di canti sacri alle note dal sapore mediterraneo fino
alle soffuse melodie latine, la musica di Daniele Di Bonaventura e
Band’Uniòn è come un viaggio fatto di libera improvvisazione e
tradizione. Il repertorio di “Sacro e Mediterraneo” suonerà tra le
pareti antiche della maestosa Basilica di San Gavino venerdì 26 aprile
alle 21, proposto dal quartetto di Daniele Di Bonaventura, artista
marchigiano, compositore e arrangiatore, pianista e professionista del
bandoneòn accompagnato dai musicisti della sua band, Marcello Peghin
alla chitarra a 10 corde, Felice Del Gaudio al contrabbasso e Alfredo
Laviano alle percussioni.
Band’Uniòn è un progetto bifronte in cui il quartetto riscrive alcuni
classici dai colori e le atmosfere diverse, modellate secondo
l’improvvisazione jazzistica.
Un incrocio fra il lirismo limpido ed
essenziale e le aggressive sonorità che comunicano emozione, con ritmi
e idee compositive nate dal vissuto personale influenzato dai
linguaggi musicali del mondo, quali il tango argentino, il jazz, la
musica sacra e contemporanea. La Band’Uniòn nasce attorno alla
necessità di rileggere una letteratura musicale più legata alle
proprie origini. Uno stile espresso in modo singolare con lo strumento
bandoneòn, simbolo degli emigrati tedeschi che lo portarono con loro
in Sudamerica per introdurlo come strumento fondamentale delle
orchestre di tango argentine.
Daniele Di Bonaventura Band’Uniòn, domani debutta nella millenaria
Basilica, scelta dall’artista per la sua bellezza architettonica e le
qualità acustiche elevate. Si tratta del quinto appuntamento della
stagione “Musicando per la Città” 2019 organizzata dall’associazione
Musicando Insieme in collaborazione con la scuola civica di musica “F.
De Andrè”.