Il primo è “Dalla quercia alla Palma”, il documentario di Sergio
Naitza sui 40 anni di “Padre padrone”, film dei Fratelli Taviani
vincitore della Palma d’oro dal Festival di Cannes, e tratto
dall’omonimo libro di Gavino Ledda. Sarà presentato al MEA alle 16.30
dallo stesso Naitza con Luca Melis (produttore e direttore della
fotografia).
Il secondo è “Ìsura da filmà” di Marco Antonio Pani, documentario
prodotto e presentato dalla Cineteca Sarda, costruito a partire da
immagini inedite degli anni 40 e 50 di Fiorenzo Serra, con le musiche
originali di Paolo Fresu, la cui proiezione alle 20.30 che concluderà
il ricco programma della kermesse.
E proprio la Cineteca Sarda dedica un interessante convegno, alle
19.30 al mondo del cinema e in particolare al tema della
conservazione, agli archivi, al cinema di famiglia, al riutilizzo e
alla divulgazione. All’incontro prenderanno parte i direttori dei tre
centri regionali della Società Umanitaria, Paolo Serra, Alessandra
Sento e Antonello Zanda.
La mattinata sarà invece dedicata all’aperitivo cinematografico
“Finzione e documentario: un addio ai confini”, un incontro molto
atteso con i registi cileni José María González e Francisco Hervé che
si svolgerà al Central Bar alle 12.45.
Mentre alle 11 al MEA, si terrà
Omaggio a Ermanno Olmi, con la proiezione del film “Il villaggio di
cartone”.
Tra gli altri appuntamenti della serata, alle 15, un segmento del
festival dedicato al Cinema per i più piccoli - “Libertà e avventura”,
“Un caballo llamado Elefante” di Andrés Weissbluth. Il film racconta
le avventure di Roberto, un giovane timido e appassionato di avventure
e di Lalo, suo fratello, amante delle forti emozioni. Entrambi i
fratelli vanno a visitare il nonno malato terminale, il quale darà
loro una missione molto speciale: quando morirà i due fratelli
dovranno liberare il suo amato cavallo prima che sia venduto. Per
maggiori informazioni visitare www.tdcf.it.