Byte per Byte: L'evoluzione dell'Informatica - Episodio 2, l'era del mainframe

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  Mentre il ventesimo secolo avanzava, il mondo si trovava di fronte a una trasformazione senza precedenti. I computer, che fino a quel momento erano stati ingombranti progetti sperimentali, iniziavano a diventare strumenti indispensabili per la scienza, l'industria e, infine, la società. L'era dei mainframe, iniziata a cavallo tra gli anni '40 e '50, segnò l'inizio di una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e viviamo. I mainframe, enormi macchine ospitate in stanze intere, erano i giganti dell'informatica. Questi colossi, come l'IBM 701, lanciato nel 1952, furono tra i primi computer commerciali ad essere utilizzati su larga scala. Non erano macchine per tutti, bensì strumenti riservati a grandi aziende, istituzioni governative e università. Il loro costo, le dimensioni e la complessità operativa li rendevano accessibili solo a pochi eletti, ma il loro impatto fu immenso.

  L'IBM 701, conosciuto come "Defense Calculator", fu sviluppato in un periodo di tensione globale. La guerra fredda spingeva i governi a investire pesantemente nella ricerca scientifica e tecnologica, e i mainframe divennero fondamentali per calcoli complessi, dalle previsioni meteorologiche alle simulazioni nucleari. Ma non si trattava solo di scienza e difesa. Queste macchine iniziarono a gestire la crescente mole di dati delle grandi imprese, automatizzando processi che fino a quel momento erano stati eseguiti manualmente. Uno dei momenti più significativi di questa era fu l'introduzione del System/360 da parte di IBM nel 1964. Il System/360 non era solo un altro mainframe, ma una piattaforma che definì gli standard dell'industria informatica per i decenni a venire. Fu il primo sistema di computer compatibile a livello globale, offrendo alle aziende la possibilità di espandere le loro capacità senza dover ricostruire interi sistemi da zero. Questo segnò l'inizio di una nuova fase di standardizzazione, che avrebbe reso l'informatica accessibile a una più ampia gamma di industrie e applicazioni. 

  Ma l'era dei mainframe non era solo una storia di hardware. Il software cominciava a prendere forma come entità indipendente, con linguaggi di programmazione come COBOL e Fortran che emergevano come strumenti chiave per sfruttare la potenza di queste macchine. COBOL, sviluppato nei tardi anni '50, fu progettato per essere un linguaggio di programmazione universale, accessibile anche ai non specialisti. Questo rese possibile per un numero crescente di persone, oltre agli ingegneri e scienziati, interagire con i computer. Eppure, con tutta la loro potenza, i mainframe avevano anche dei limiti. Erano complessi da gestire, richiedevano squadre di tecnici specializzati e l'accesso era limitato a pochi utenti alla volta. Questi ostacoli prepararono il terreno per la successiva evoluzione dell'informatica: la democratizzazione del calcolo. 

  L'era del mainframe rappresenta un capitolo fondamentale nella storia dell'informatica. Fu un periodo di consolidamento e crescita, durante il quale il calcolo divenne una risorsa strategica per le più grandi organizzazioni del mondo. Le fondamenta gettate da queste macchine monumentali avrebbero sostenuto le successive ondate di innovazione, portando alla nascita di una nuova era di personal computing. Nel prossimo episodio, ci addentreremo in quella che sarà la vera rivoluzione: la nascita e l'ascesa del personal computer. Come i giganti di silicio lasciarono il posto a macchine più piccole, più veloci e, soprattutto, accessibili a tutti. Continuate a seguirci, byte per byte, in questo viaggio nell'evoluzione dell'informatica.