I primati mondiali che hanno scritto pagine di storia nell'atletica leggera

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  È una selezione brutale quella che andremo ad elencare; Nella lista non verrà osannato il prodigioso balzo di Mike Powell nel salto in lungo, oppure l'ineguagliato 1500 di Hicham El Guerrouj, al Golden Gala. Parleremo di atleti che non hanno semplicemente ritoccato un primato del mondo, ma l'hanno letteralmente raso al suolo, portando la propria specialità in un altra dimensione, o per i super appassionati, hanno detronizzato il primato del mondo. Il "gato de limonar" Alias Javier Sotomayor, Cubano, in una torrida giornata di luglio del 1993, con la sua consueta azione plastica quanto elegante, salto 2.45 nella pedana del salto in alto, record tutt'ora imbattuto e che ha cambiato per sempre la disciplina. 

  Il 1996 è l'anno di Michael Johnson, lo Statunitense detto "l'uomo dalle scarpette d''oro", quel suo stile di corsa unico al mondo, per cui veniva deriso, lo portera' a scrivere la storia dei 200 metri. Ad Atlanta il Texano classe 1997 si era già impadronito del primato di Mennea, e ai Giochi Olimpici scrisse la storia, fermando il cronometro ad un irreale 19.32. E infine abbiamo il fuori categoria, "La cavalletta Britannica" Jonathan Edwards, che nel salto triplo infranse il muro dei 18 metri, radendo al suolo il precedente record del mondo di 17.98, saltando 18.29 ai Mondiali di Goteborg. Chi sarà il prossimo atleta che scriverà un altra pagina leggendaria nella storia dell' atletica leggera? I Giochi Olimpici di Agosto stanno arrivando.