Il 7 dicembre l’Accademia Olearia riceverà a Roma il “premio qualità”
assegnatogli da “Flos Olei 2019 – Guida al mondo dell’extravergine”.
La guida, che giunge alla decima edizione, è unanimemente considerata
la più importante pubblicazione di settore a livello globale, una
sorta di atlante olivicolo in doppia lingua, italiano-inglese e
italiano-cinese, che recensisce ben 500 aziende d’eccellenza
provenienti dai cinque continenti, per un totale di 52 Paesi.
Accademia Olearia è stata inserita nella speciale classifica “The
Best”, che premia i migliori venti al mondo, suddivisi in altrettante
categorie.
Quello assegnato all’azienda fondata da Giuseppe Fois e portata avanti
con i suoi figli Alessandro e Antonello è uno dei più importanti.
L’Accademia Olearia è stata infatti premiata nella categoria “Migliore
Olio Extravergine di Oliva – Metodo di Estrazione”. Il prodotto
premiato è il “Gran Riserva – Fruttato Verde”.
L’annuncio ufficiale ricevuto nelle scorse ore ha riempito di
soddisfazione e di orgoglio i titolari dell’azienda algherese, da
sempre impegnata nella realizzazione di un prodotto di eccellenza, in
grado di descrivere e raccontare il territorio e di farsi ambasciatore
della vasta cultura olivicola e olearia isolana.
Il premio al metodo di estrazione, in particolare, è un
riconoscimento alle scelte della famiglia Fois, che produce olio da
quattro generazioni e che dal 2000 ha un proprio marchio.
Giuseppe Fois e i figli Alessandro e Antonello curano rispettivamente
la parte agricola, quella della trasformazione e gli aspetti
amministrativi e commerciali.
Questo è sicuramente uno dei più
importanti, ma è solo l’ultimo riconoscimento di una lunga serie. Il
segreto, come spiegano i diretti interessati, è «la cura maniacale di
ogni dettaglio della filiera, motivo per cui ci siamo divisi i
compiti».
Primi a produrre un extra vergine Dop Sardegna, oggi ne producono
oltre la metà del totale presente sul mercato. Un dato straordinario:
mantenere l’eccellenza non è semplice quando si fanno anche numeri.
«Al massimo della nostra potenzialità produciamo circa 1500 quintali
annui», conclude Fois prima di rimarcare con soddisfazione che «siamo
completamente ecosostenibili, l’impianto fotovoltaico sulla copertura
dell’azienda soddisfa il fabbisogno energetico e il riscaldamento è
fornito dal nocciolino estratto dopo la produzione, mentre il residuo
della lavorazione viene consegnato per la produzione di biogas».