Dal Partito Sardo d'Azione, Nuovo Centro Destra e Patto Civico
riceviamo una nota sulla evoluzioni in corso praticate dalla
amministrazione comunale in carica.
" L’amministrazione Bruno è fondata sui balletti delle poltrone. O
meglio, la sua sopravvivenza è fondata sui balletti delle poltrone.
Poltrone fine a se stesse naturalmente. Non è che servano per
risolvere i problemi della città o per amministrare con qualche
risultato, no, servono al solo scopo di garantire la poltrona più
alta, “la poltrona da viaggio” del sindaco.
In questa ottica, purtroppo, - prosegue la nota - si inquadrano le
dimissioni, stranamente concomitanti, del presidente del parco e di un
membro del cda della fondazione.
Serviva liberare poltrone per
premiare, diciamo così, chi per il bene di Alghero ha garantito la
sopravvivenza della suddetta poltrona più alta. Chi si è dimesso, dal
parco e dalla fondazione, lo ha fatto naturalmente per “motivi
personali”, che meritano tutto il nostro rispetto, tuttavia saremmo
curiosi se si potesse specificare per i “motivi personali” di chi si
siano dimessi, che non è detto coincidano con quelli dei
dimissionari.
Con un po’ di fantasia però ognuno potrà farsi una idea. Certo è che
dopo essersi presentati come gli integralisti della moralizzazione del
pianeta, una volta conosciuti, Bruno & C , C per compagni, si stanno
rivelando molto simili a quanto di peggio esprimeva la prima
repubblica.
Ora, se non stessimo parlando di Alghero, di due importanti
istituzioni pubbliche, della amministrazione della nostra comunità, ci
sarebbe quasi da ridere o almeno da farci su un po’ di sano umorismo,
ridendo naturalmente del limite al quale possono arrivare le
debolezze, o forse le miserie, umane.
Invece parliamo di cose serie,
di cose pubbliche gestite con disinvoltura perché utili a creare un
po’ di plusvalenza per qualche, così detto, “responsabile”.
Chi governa la Città, non saprà amministrare ma di sicuro sa far di
conto e sa che due, o meglio, tre voti in consiglio comunale vogliono
dire vivere, meglio sopravvivere, o morire, politicamente parlando si
intende .
Non è un caso allora che proprio in consiglio si registrino, da un po’
di tempo, meno “responsabili” di qualche tempo fa e che anche il bene
che alcuni volevano ad Alghero stia subendo qualche incrinatura. Cosa
c’è di meglio allora, per rinverdire il vecchio amore per la città, di
qualche poltrona che casualmente, per motivi strettamente personali,
si è appena liberata?
Ma a pensare tutto questo di sicuro ci si sbaglia, i motivi sono alti,
nobili e improntati alla massima efficienza amministrativa.
Vorranno
di certo risolvere il problema della raccolta dei rifiuti che va
sempre peggio, visto che quello della marea gialla l’hanno già
risolto, come tutti possono vedere (a proposito quando di dimette
l'assessore Selva per manifesta incapacità?), vorranno occuparsi della
sanità algherese sempre più abbandonata a se stessa e dell’aeroporto
lontanissimo dai flussi di passeggeri di pochi anni fa, vorranno
impedire la svendita di Surigheddu a qualche cooperativa di chissà
dove, vorranno iniziare e finire almeno un opera pubblica prima di
finire il loro mandato.
Non pretendiamo naturalmente che si occupino dei sempre più numerosi
disoccupati della città, oggettivamente sarebbe pretendere troppo. E
poi comunque questi sono problemucci rispetto a ciò che vale avere il
sindaco vice presidente delle città dell'olio, essere candidati
permanenti a qualcosa, da città della cultura a città creativa Unesco
e poi chissà a cos’altro.
E poco conta essere scelti, l'importante è
partecipare, viaggiare, stare più in giro per l'Italia e l'Europa che
nella propria stanza a lavorare per Alghero. Ed infatti pare che il
nostro sindaco stia per vincere la classifica dei sindaci più
viaggiatori d'Europa. Ma per lui la cosa è redditizia in termini di
immagine e poi paga il comune, che va sempre bene.
Quindi, per occuparsi dei mille problemi di Alghero, trascurati nei
primi 4 inutili anni della loro amministrazione, cosa ci può essere di
meglio di qualche poltrona incentivante. E poi ci sono i privati che
solo adesso, dopo 4 anni di distrazione amministrativa, devono
rafforzare urgentemente la “mission” della fondazione, ed il parco
avrà certamente analoga urgenza, ma con un presidente tutto nuovo.
Insomma si è aperto ufficialmente l’ultimo anno di amministrazione
Bruno e la necessità di non perdere altri numeri in consiglio comunale
rafforza le aspettative di coloro che sin qui l’hanno sostenuta per
amore della città e per puro senso di responsabilità. Un senso di
responsabilità cosi alto che non vogliono sottrarsi dall’occuparsi in
modo più diretto e stringente di fondazione o di parco, ad esempio. A
questo spettacolo il sindaco ed il PD partecipano a pieno titolo come
attori protagonisti. Giocano diverse parti in commedia ma ormai è
chiaro che fanno parte dello stesso cast, recitano lo stesso copione
danzano lo stesso balletto, quello delle poltrone. Per il bene di
Alghero e per senso di responsabilità, naturalmente.
Partito Sardo d’Azione, Nuovo Centro Destra, Patto Civico