In merito alle proposte politiche avanzate in vista delle prossime
elezioni amministrative, il Partito dei Sardi ritiene che il ricorso
alle primarie, sebbene espressione di democrazia condivisa, non sia
immune da rischi. Il panorama politico in continuo divenire, così come
dimostrato dalla recente consultazione elettorale, propone nuovi
scenari che vanno saputi cogliere, interpretare ed assecondare. Si
impone una più attenta riflessione.
La classica suddivisione degli schieramenti in destra, centro e
sinistra, ancorata ad una visione arcaica da prima repubblica, ha
avuto la sua naturale evoluzione con l'affermarsi delle posizioni di
centrodestra e centrosinistra tipiche della seconda repubblica. Il
recente responso elettorale considera superata la visione a blocchi
contrapposti; oggi i partiti devono farsi interpreti delle necessità e
dei bisogni dei cittadini al di là degli schieramenti di appartenenza.
Chi non ha saputo cogliere questi segnali è stato punito dalla volontà
popolare.
E' per questo motivo che il Partito dei Sardi si candida al
ruolo di propulsore di una nuova visione che abbia lo scopo di far
convergere varie forze politiche su una piattaforma elettorale che
rompa gli schemi tradizionali e che, nel segno della continuità
amministrativa aperta alle mutate esigenze socio-economiche, abbia a
cuore l'obiettivo comune che possiamo definire Convergenza Alghero.
Una convergenza che sappia dimostrare la maturità a far sintesi e
riconoscere la figura più adatta a fare da catalizzatore e guida,
disponibile ad assumersi la responsabilità di confrontarsi sui temi
programmatici con i competitors politici. Una convergenza - conclude
il Partito dei Sardi - aperta a tutte le anime democratiche,
progressiste, laburiste, autonomiste, indipendentiste, moderate che
sappia andare oltre alla ormai superata suddivisione fra centrodestra
e centrosinistra e, pur nelle naturali differenze, possa riconoscersi
nel progetto.