Il campo civico e sardista, aperto dall’accordo Psd’Az e La Base, si
allarga al partito Fortza Paris del colonnello Gianfranco Scalas che,
insieme con Christian Solinas e Efisio Arbau, ha siglato l’intesa
politico programmatica che candida la coalizione identitaria al
governo della Sardegna e dà il via alle liste comuni, sotto il simbolo
dei Quattro Mori, per il Parlamento e per le prossime regionali.
«Ci uniamo sotto la bandiera della Sardegna – ha dichiarato il
segretario Psd’Az, Christian Solinas – per combattere a Roma e
nell’Isola nell’interesse dei sardi, rifiutando la logica della
testimonianza a favore di quella della rappresentanza». Di una “data
da ricordare” ha parlato il presidente di Fortza Paris, Scalas, che ha
dedicato “la giornata del ricompattamento con Psd’Az” all’ex
presidente del Consiglio regionale, Efisio Serrenti, scomparso di
recente e fondatore del raggruppamento politico nato dall’unione di
“Sardistas” e “Popolari sardi”. Soddisfazione per la nuova intesa è
stata espresse dal leader della Base, Efisio Arbau, che ha salutato
con favore “il nuovo accordo che pone al centro della politica sarda
l’alleanza civica e sardista e che parla con un'unica voce nel
confronto con le altre forze politiche in vista delle possibili
alleanze”.
«Alleanze solo su basi programmatiche», hanno precisato Solinas, Arbau
e Scalas, «senza preclusioni di schieramento né steccati ideologici»
con l’obiettivo dichiarato di realizzare una serie di punti
fondamentali del programma sardista, come il riconoscimento nello
Statuto del bilinguismo, la zona franca, la fine del monopolio
Tirrenia e una nuova politica delle entrate. «Sfidiamo il sistema
politico italiano su un programma chiaro e su punti concreti e
riconoscibili – hanno insistito i vertici di Psd’Az, La Base e Fortza
Paris – con l’obiettivo di costringerli a cambiare marcia e
soprattutto a cambiare la guida della Sardegna».
Sollecitati anche dalle domande dei giornalisti, Christian Solinas,
Efisio Arbau e Gianfranco Scalas hanno ribadito “apertura e
disponibilità politiche” verso tutte le altre forze autonomiste,
indipendentiste e identitarie: «È sufficiente riconoscersi nei valori
storici del sardismo; accettare la partecipazione alle competizioni
elettorali sotto il simbolo dei 4 Mori e partecipare ad eventuali
alleanze solo su base programmatica».