Trasporto aereo: anno zero - Attilio Dedoni sulla continuità territoriale

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  “Il 2015 è destinato a passare alla storia come l’anno nero dei trasporti aerei da e per la Sardegna: tra tariffe alle stelle e una continuità territoriale ormai inesistente, sembra che l’unico mezzo per spostarsi tra l’Isola e il Continente, a meno di non votarsi agli ancor più cari traghetti del monopolio Moby-Tirrenia, sia fare affidamento sulle proprie capacità natatorie”, dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, commentando le notizie sui disservizi nei trasporti aerei.

   “In questi giorni stiamo assistendo a un prolungato e appassionante botta e risposta tra l’assessore Deiana e i tanti sardi in cerca di un volo interpellati dagli organi di informazione”, prosegue Dedoni. “Da un lato, gli aspiranti viaggiatori lamentano la pressoché totale assenza di posti in continuità territoriale per tutto il mese di agosto; dall’altro, l’Assessore continua a sostenere che di posti ce n’è in abbondanza. Intanto viene da chiedersi se davvero esistono i 185 mila posti aggiuntivi che Deiana sostiene di aver faticosamente strappato alle compagnie aeree e dove si trovano, dal momento che, per chi cerca di prenotare un volo, non sembra essercene traccia. Inoltre, sarebbe interessante sapere se l’attuale modello di continuità prevede l’aggiunta di voli al raggiungimento di un determinato coefficiente di riempimento, dal momento che, in un sistema efficiente, il concetto di ‘posti esauriti’ non dovrebbe esistere.

  La mobilità è un diritto e come tale deve essere garantito sempre, non fino all’esaurimento dei posti disponibili”. “Pensare di lasciare le cose come stanno perché tanto il mercato si regolamenta da sé, come sostiene l’Assessore, significa fare solo gli interessi delle compagnie, le quali premono affinché i sardi viaggino a prezzo pieno (e caro) anziché con le tariffe ridotte per i residenti”, conclude il capogruppo. “Sarebbe ora, invece, di affrontare seriamente anche il discorso delle tariffe per i non residenti, perché far pagare 440 euro per un Milano-Cagliari sola andata significa legare una pietra al collo della nostra industria turistica ed è un lusso che non possiamo permetterci. In una Regione insulare, il principale responsabile delle politiche turistiche è l’Assessore ai Trasporti, ma in viale Trento nessuno sembra rendersene conto. Serve a ben poco pontificare sulle potenzialità di sviluppo della Sardegna se poi raggiungere l’Isola si traduce in un salasso: l’unico sviluppo economico per il quale si sta lavorando è quello delle compagnie aeree, che sulla pelle dei sardi realizzano guadagni astronomici”.