I cantieri sono partiti in silenzio, come spesso accade quando le cose si fanno sul serio. Da alcuni giorni l’impianto di tennis di Maria Pia è entrato in una fase di riqualificazione che segna un passaggio netto per lo sport cittadino, non solo per chi impugna una racchetta, ma per l’idea stessa di impiantistica sportiva ad Alghero.
L’intervento è articolato e parla chiaro: un campo coperto, due campi dedicati al pickleball – disciplina in forte crescita, tra le prime in Sardegna e oggi sport numero uno negli Stati Uniti nella fascia over 55 – nuove pavimentazioni, una pista di atletica per la preparazione fisica di agonisti e non agonisti, oltre agli allievi della scuola di avviamento allo sport. Un investimento complessivo che supera i 300 mila euro, finanziato dalla Regione Sardegna e messo a terra dall’Amministrazione guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto, all’interno di un programma più ampio di riqualificazione dell’impiantistica sportiva cittadina. L’impianto di Maria Pia cambia prospettiva anche alla luce dei risultati sportivi della società tennistica algherese, che con questa nuova configurazione potrà finalmente disputare in casa le gare di Serie A. Un dettaglio solo in apparenza: giocare in casa significa stabilità, visibilità, crescita.
«È il segno di una programmazione che abbiamo avviato per restituire allo sport cittadino tutta l’attenzione che merita. Questo è solo uno degli esempi di un’opera pensata, progettata e affidata con il nostro impegno a dare risposte allo sport e alle società sportive cittadine», afferma il sindaco Raimondo Cacciotto. Parole che si inseriscono in una linea politica precisa, dove lo sport non è un capitolo accessorio ma una leva di comunità.
Il cambio di passo è stato impresso anche sul piano tecnico. L’Amministrazione, su impulso dell’assessore all’Impiantistica sportiva e Demanio Enrico Daga, ha ripensato l’intera area sportiva, tenendo insieme funzione, sicurezza e accessibilità. «L'obiettivo dell’Amministrazione – spiega Francesco Marinaro, Assessore alle Opere Pubbliche – è quello di ammodernare l’area sportiva, compreso l’adeguamento generale alle norme di prevenzione incendi. In particolare, l’intervento tiene conto delle norme relative all’abbattimento delle barriere architettoniche, di contenimento energetico, e delle norme in materia di pubblica sicurezza».
Il progetto, dunque, non si limita a costruire nuovi spazi, ma aggiorna l’impianto agli standard che oggi non sono più negoziabili: sicurezza, inclusione, sostenibilità. «In maniera costante, le iniziative messe in campo si stanno concretizzando progressivamente – conclude l’Assessore Daga – grazie al lavoro e all’impegno degli uffici che stanno producendo risultati efficaci che presto saranno visibili e di grande utilità alle società sportive».
Maria Pia, per anni rimasta in una sorta di attesa sospesa, entra così in una nuova fase. Meno annunci, più cantieri. E, finalmente, una visione che prova a tenere insieme sport di vertice, attività di base e nuovi linguaggi sportivi che parlano anche alle generazioni che verranno.