Dopo l’annuncio del consigliere regionale Valdo Di Nolfo sul progetto di ampliamento dell’Ospedale Civile con la realizzazione di un nuovo blocco operatorio ad alta tecnologia, è arrivata la dura replica dell’onorevole Michele Pais, che ha parlato di una scelta capace di segnare «l’era del NO», leggendo nell’ampliamento la rinuncia definitiva alla costruzione di un nuovo ospedale per Alghero.
Ora, sullo stesso tema, interviene anche la vicepresidente del Consiglio comunale di Alghero e capogruppo di AVS, Anna Arca Sedda, che esprime una valutazione che dà manforte a Di Nolfo: «Il progetto di realizzazione di una nuova piastra tecnologica e di un blocco operatorio all'avanguardia non è solo un intervento edilizio, ma un atto di coraggio politico», dichiara, parlando di una visione che «mette finalmente al centro la salute dei cittadini e la dignità del lavoro del personale sanitario».
Arca Sedda sottolinea in particolare l’adesione di organizzazioni sindacali del comparto sanitario alla proposta. «Accolgo con favore l’unità d’intenti che si sta creando attorno a questa proposta, sostenuta con forza anche da molte organizzazioni sindacali del comparto sanitario. Il loro favore conferma che la strada intrapresa è quella giusta: investire in strutture moderne significa garantire sicurezza ai pazienti e condizioni di lavoro ottimali per i nostri professionisti, mettendo fine ad anni di precarietà strutturale».
Nel suo intervento, la vicepresidente del Consiglio comunale allarga lo sguardo anche al metodo. «Il coinvolgimento diretto e costante degli stakeholder è il segnale di un cambio di passo fondamentale. Questo metodo partecipativo è il modello che vogliamo vedere applicato a ogni grande opera: un dialogo costante tra istituzioni e territorio che produce risultati concreti e condivisi». Un passaggio che richiama esplicitamente il tema della pianificazione partecipata, già evocato nel lavoro sul Piano Regionale dei Trasporti.
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