Ferragosto alle porte, ma per molti cittadini algheresi le vacanze si sono trasformate in un incubo. Il motivo? Pignoramenti a raffica sui conti correnti. A segnalarlo è il consigliere comunale della Lega, Michele Pais, che punta il dito contro l’amministrazione Cacciotto.
“Da giorni tantissimi cittadini algheresi stanno ricevendo notifiche di pignoramento del conto corrente a seguito di avvisi di accertamento su tributi locali, partiti a raffica il 31 luglio. Una scelta incomprensibile, in un momento dell’anno – quello a ridosso di Ferragosto – in cui le attività bancarie sono ridotte e i tempi di reazione praticamente nulli”, denuncia Pais.
Il consigliere non usa giri di parole: “Siamo di fronte a una situazione gravissima – attacca – che colpisce in maniera indiscriminata famiglie, anziani, persone in difficoltà economica. Molti si ritrovano con l’intero conto corrente bloccato, compresi i pochi risparmi alimentari o la pensione. E tutto questo nel silenzio più assoluto di chi, come il Comune, è titolare del credito e dovrebbe almeno governare la macchina amministrativa”.
Non se la prende con Secal, la società che gestisce la riscossione. Anzi, la difende: “Gli atti emessi sono atti dovuti da parte di Secal Spa, che agisce in qualità di concessionario per la riscossione dei tributi. Nessuna responsabilità può essere attribuita né ai vertici né alla struttura della società. Il problema non è l’operato della Secal, ma l'assenza di un’azione di coordinamento e regia da parte dell’amministrazione comunale, che avrebbe il dovere di programmare e modulare la riscossione mettendo i cittadini nelle migliori condizioni possibili per adempiere ai propri obblighi, attivando strumenti innovativi di compliance che metta i cittadini nella condizione di adempiere”.
Insomma, si tassa senza criterio e senza pietà. E chi è in difficoltà viene trattato come fosse un furbo da stanare.
“È infatti paradossale che, mentre lo Stato stesso promuove procedure di compliance e definizione bonaria per favorire il dialogo tra contribuente ed ente, proprio l'istituzione più prossima al cittadino, qual è il Comune, si atteggi come un nemico dei cittadini che dovrebbe servire. Ma nella maggior parte dei casi non si tratta di evasori: si tratta di persone che non riescono a pagare perché vivono situazioni di disagio economico”.
Per chiarire la vicenda, Pais annuncia un’interrogazione urgente in Consiglio comunale: “Chiederò all’amministrazione di spiegare chi ha deciso questi tempi, con quale regia e perché non si sia previsto un minimo di confronto preventivo con i cittadini. Serve buon senso anche nelle pratiche amministrative e negli atti dovuti, che nessuno chiede di non porre in essere. Stiamo parlando di persone, non di numeri”.