Il consigliere comunale di "Noi Riformiamo Alghero", Alberto Bamonti, interviene con toni critici sulla decisione della Giunta regionale di riportare l’Ospedale Marino sotto la gestione dell’ASL di Sassari, togliendolo dall’AOU e quindi dalla collaborazione con l’Università di Sassari. La scelta, prevista dal Dl 40/A, entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.
Per Bamonti si tratta di «una scelta miope», che rischia di cancellare i progressi raggiunti in questi anni: «Non solo crea confusione, ma rischia di cancellare i progressi fatti in termini di qualità dei servizi e di collaborazione con l’Università di Sassari».
Il consigliere denuncia una situazione già fortemente compromessa: «Oggi solo una sala operatoria su tre è funzionante, mancano anestesisti, e con il ritorno all’ASL tutto rischia di complicarsi ulteriormente». Da qui le domande: «Che fine faranno i reparti di ortopedia e riabilitazione? Quali servizi resteranno attivi al Marino?».
Bamonti sottolinea come in un momento in cui la sanità sarda soffre per «carenze drammatiche di personale, liste d’attesa infinite e cittadini costretti a migrare per curarsi», la Regione scelga di «smontare un modello che funzionava» invece di rafforzarlo. «Si preferisce tornare indietro anziché investire per rafforzare la collaborazione tra ospedale e Università di Sassari», afferma il consigliere, che conclude: «Togliere il Marino all’AOU e all’Università non è una semplice riorganizzazione: è un arretramento che pagheranno i cittadini».
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