La revisione delle tariffe del biglietto unico “Alghero Ticket” accende la polemica tra la Fondazione Alghero e il coordinatore cittadino di Forza Italia, Andrea Delogu. Dopo le critiche avanzate nei giorni scorsi dal Consorzio Turistico Riviera del Corallo, è la Fondazione – con una nota firmata dal presidente e dal Cda – a intervenire per chiarire i motivi del nuovo assetto tariffario, sottolineando la volontà di garantire maggiore equità nella ripartizione delle risorse tra i siti culturali.
«La decisione di aggiornare le tariffe non è stata dettata da esigenze di bilancio – si legge nella nota – bensì dalla necessità di superare criticità denunciate da anni dalle cooperative che gestiscono i siti coinvolti». La Fondazione elenca i numeri della precedente distribuzione: Anghelu Ruju percepiva 1,13 euro per biglietto singolo, il Museo Archeologico 44 centesimi, mentre chi vendeva la card guadagnava fino a 5 euro a biglietto. «Una situazione insostenibile e offensiva per la dignità dei nostri beni culturali – scrive il Cda – che ha portato al degrado dei siti e a servizi sottodimensionati».
Il nuovo modello, affermano dalla Fondazione, «non mira a “fare cassa”, ma a riallinearsi agli standard nazionali e regionali». Quanto alle difficoltà economiche, vengono attribuite interamente alla gestione passata del Capodanno 2023: «Ha lasciato un disavanzo di oltre 600mila euro per l'annualità 2024. Problemi che ci siamo assunti la responsabilità di affrontare con rigore».
Di tutt’altro tono la replica di Andrea Delogu, che non risparmia critiche al vertice della Fondazione e alla Giunta comunale. «Non è mio costume farmi trascinare in polemiche – esordisce – ma non posso esimermi dal manifestare una forte preoccupazione per la confusione che pervade il management della Fondazione e l’amministrazione comunale». Il coordinatore azzurro definisce “pseudo-aritmetici” i calcoli che giustificano l’aumento dei prezzi – «Grotta di Nettuno da 14 a 18 euro, aumenti del 40% su musei e siti archeologici» – attuati, dice, «senza concertazione con gli operatori e in piena stagione turistica».
Delogu contesta anche la ricostruzione economica: «Ci si inventa un disavanzo del 2023 per giustificare l’aumento delle tariffe. Il bilancio della Fondazione, da quanto mi consta, dal 2020 in poi ha sempre chiuso in utile, 2024 compreso». Non manca la precisazione sullo start dell’Alghero Ticket, avviato nel 2020 «e non nel 2021 come qualche distratto esponente politico ha recentemente affermato», rivendicando le origini dell’iniziativa nate nel 2011 sotto l’amministrazione Tedde.
Delogu accusa l’amministrazione guidata da Raimondo Cacciotto di mancanza di strategia: «Si cerca solo di fare cassa sulle spalle degli ospiti della città. L’ignavia del sindaco e della Giunta è ancora più preoccupante». La distanza tra le due posizioni è netta, e la polemica sembra destinata a proseguire.