Canile comunale, Mario Conoci: "si proceda con l’acquisto: un’occasione che Alghero non deve lasciarsi sfuggire"

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Mario Conoci, ex sindaco di Alghero, stavolta non usa giri di parole. Parla da cittadino prima che da politico, e mette sul tavolo una questione che pesa come un macigno: il futuro del canile comunale.

L’area dove sorge oggi il canile non è di proprietà del Comune. È in vendita, e se finisse nelle mani di un privato, addio struttura, addio servizio, e addio tranquillità per decine di animali e cittadini.

Conoci ricorda che le amministrazioni hanno l’obbligo di legge di garantire la tutela della salute animale. E Alghero, che da sempre accoglie anche cani e gatti dei paesi vicini, non può certo tirarsi indietro adesso.

Le casse comunali, dice Conoci, oggi sorridono: «Oggi l’Amministrazione dispone delle risorse per compiere questo passo: con un avanzo di amministrazione di ben 12 milioni di euro (che purtroppo durante il mio mandato non ho mai avuto la fortuna di avere in misura così rilevante), l’acquisto è non solo possibile, ma anche fortemente consigliabile, dato che l’area si trova in una procedura di liquidazione e il prezzo è certamente vantaggioso rispetto ai valori di mercato».

E qui arriva la spinta: «Mi rivolgo al sindaco e all’intero consiglio comunale, senza distinzioni di parte, affinché avviino formalmente senza ulteriori indugi e in tempi rapidi la procedura di acquisizione».

Conoci chiede chiarezza, immediatezza, coraggio. E avverte i consiglieri: «La loro valutazione non si limiti a parametri economici o ad altri possibili utilizzi dell’area… La disponibilità di uno spazio già attrezzato, acquistabile a condizioni vantaggiose, rappresenta un’opportunità unica».

Il contratto con l’associazione DNA Randagio scade a fine mese. I tempi stringono.

L’ex sindaco chiude con un invito che suona quasi come un appello alla coscienza collettiva: «Durante il mio mandato abbiamo sempre dedicato grande attenzione alla questione del canile e alla tutela degli animali… Oggi rinnovo questo impegno con una voce ferma e rispettosa: si proceda subito, senza tentennamenti».

Una frase secca, che non ammette repliche. E fa venire voglia di battere le mani.