Approvato in Sardegna il DDL “Salva Casa”: una riforma per la chiarezza e la semplificazione normativa

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Cagliari, 12 giugno 2025 – Il Consiglio regionale della Sardegna ha dato via libera al Disegno di legge n. 83/A, il cosiddetto “Salva Casa”, che rappresenta un passaggio fondamentale per l’adeguamento della normativa regionale in materia edilizia rispetto al decreto-legge nazionale omonimo. Il provvedimento, elaborato nel rispetto dell’autonomia legislativa della Regione e delle peculiarità del territorio sardo, mira a riordinare e chiarire le regole che disciplinano il patrimonio immobiliare isolano.

L’assessore regionale all’Urbanistica Francesco Spanedda ha sottolineato come “oltre il 60% del patrimonio immobiliare della Sardegna è stato costruito prima del 1980, un periodo in cui le tecniche costruttive e gli strumenti adoperati non sempre consentivano una costruzione perfettamente aderente ai progetti presentati. Queste piccole difformità hanno, nel tempo, congelato parte del mercato edilizio”. Il nuovo quadro normativo, dunque, consentirà ai cittadini sardi di ottenere la conformità degli immobili in presenza di difformità non sostanziali, restituendo piena disponibilità del proprio patrimonio.

Il testo regionale prevede un riallineamento della disciplina edilizia locale, in particolare con riferimento alla Legge Regionale n. 23/1985, che costituisce il Testo unico dell’edilizia in Sardegna. Tra le novità principali vi sono l’introduzione di regole più precise sulle tolleranze costruttive, sulle difformità e sulle modalità di regolarizzazione degli immobili. Tuttavia, come specificato dall’assessore Spanedda, “non recepiamo le parti relative ai cambi di destinazione d’uso, perché la normativa adottata dalla Regione Sardegna è più avanzata di quella nazionale. Non è necessario recepire l’intero testo della legge nazionale. Del resto, lo stesso ‘Salva Casa’ permette di introdurre miglioramenti da parte delle Regioni”.

Il percorso di approvazione si è caratterizzato per un confronto costruttivo tra maggioranza e opposizione, che ha rafforzato “la qualità dell’azione legislativa in favore dei cittadini”. L’obiettivo dichiarato è quello di assicurare “semplificazione normativa, chiarezza di interpretazione e certezza per cittadini, imprese e Comuni, in un quadro che valorizza le specificità territoriali della Sardegna”.

Infine, l’assessore Spanedda ha annunciato che il DDL rappresenta “un’operazione che guarda al futuro: stiamo procedendo con altre azioni di riordino normativo per accompagnare le nostre comunità verso un rapporto con l’ambiente costruito in un’ottica di qualità, dignità e sostenibilità”.