Università sarde penalizzate: il Governo taglia oltre 6 milioni di euro dal fondo 2024

Silvio Lai
  La scure del Governo si abbatte nuovamente, questa volta sul Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle università. Per il 2024, il taglio a livello nazionale ammonta a oltre 167 milioni di euro rispetto al 2023, riducendo il finanziamento del 2,12%, da 8,134 miliardi a 7,978 miliardi per gli atenei italiani. In Sardegna, la situazione è ancora più critica: il taglio è superiore alla media nazionale. Per l'Università di Cagliari la riduzione è di circa 3,99 milioni di euro, passando da 127 milioni a 123 milioni (-3,13%), mentre l’Università di Sassari subisce un taglio di 2,24 milioni, passando da 77 a 74 milioni di euro (-3,10%). "Si tratta di un taglio molto pesante per le università in generale, in un momento in cui sarebbero necessarie risorse aggiuntive e non ridotte, soprattutto per affrontare le sfide tecnologiche del futuro – afferma Silvio Lai, deputato del Partito Democratico e membro della commissione bilancio – e per la Sardegna l’impatto è ancora più grave, considerando che già la Regione contribuisce ampiamente al bilancio accademico." 

  Lai evidenzia come il taglio sardo sia superiore alla media nazionale del 50%, con inevitabili ricadute sulla qualità della didattica e sugli adeguamenti stipendiali. “Chiederemo di accedere ai documenti che hanno portato a questa decisione per capire le motivazioni di un taglio così sproporzionato, soprattutto dopo le battaglie del 2015-2016 che miravano a rivedere criteri penalizzanti per le accademie isolane.” Il deputato Dem critica anche le giustificazioni fornite dalla ministra Bernini, che ha parlato di aumenti negli ultimi cinque anni e del ruolo del PNRR, sottolineando che tali fondi dovrebbero essere aggiuntivi e non sostitutivi delle risorse ordinarie. "Sono tagli che, alla fine, pesano sulle risorse regionali e locali e sui costi che studenti e famiglie devono sostenere," conclude Lai.