Alghero si trova immersa in una tempesta politica che coinvolge questioni cruciali come la TARI, la gestione della partecipata Secal e il blocco delle assunzioni di tecnici comunali. Alla radice di questo caos amministrativo c’è la figura dell’assessore Enrico Bachisio Daga, del Partito Democratico, accusato dall’opposizione di aver paralizzato la macchina amministrativa locale.
Il contesto risale al 2016, quando la giunta di centrosinistra ha contribuito alla liquidazione della partecipata Secal, incaricata della riscossione dei tributi comunali. Secal è stata liquidata per fare spazio alla Step, una mossa presentata come necessaria per gestire i problemi finanziari del Comune. Tuttavia, la questione è riemersa come un boomerang politico.
Forza Italia accusa il PD di aver preso decisioni che non solo non hanno risolto i problemi finanziari, ma che oggi complicano ulteriormente la gestione amministrativa.
Il Gruppo consiliare di Forza Italia è diretto nelle sue critiche: “Diciamo no alle polemiche stantie del PD e di Daga. Cacciotto e Daga cancellino sanzioni e interessi.” Il loro obiettivo è chiaro: offrire soluzioni concrete ai problemi dei cittadini, e chiedono la rettifica degli avvisi TARI, eliminando sanzioni e interessi per gli anni 2020 e 2021. Secondo Forza Italia, il PD e l’assessore Daga continuano a cercare di giustificare le mancate risposte ai cittadini con scuse deboli, accusando chi li ha preceduti senza proporre soluzioni.
Ma non è solo la TARI a pesare sul governo cittadino.
Al cuore della polemica si trova anche il piano delle assunzioni comunali. La precedente giunta di centrodestra aveva avviato un processo di selezione per due dirigenti tecnici a tempo indeterminato, essenziali per l’amministrazione di settori cruciali come edilizia pubblica, demanio e impiantistica sportiva. Tuttavia, Daga ha bloccato le assunzioni, provocando un vero e proprio stallo operativo.
“I settori tecnici del Comune sono senza dirigenti, e questo sta immobilizzando l’intera macchina amministrativa,” ha dichiarato Alessandro Cocco, capogruppo di Fratelli d’Italia. Per Cocco, il blocco delle assunzioni è il simbolo dell’immobilismo dell'amministrazione attuale: quattro mesi di lavoro buttati al vento, progetti bloccati e un futuro incerto per Alghero.
L’amministrazione difende le proprie scelte, affermando che le difficoltà economiche impongono prudenza. Tuttavia, le spiegazioni offerte non bastano a placare le critiche. Il rischio è che, senza interventi rapidi, Alghero si trovi non solo a dover gestire le problematiche immediate, ma anche a dover fare i conti con una paralisi amministrativa di lungo termine che rischia di compromettere lo sviluppo della città.
“Lo spostamento di quattro sedie non risolve il caos Secal,” continua Forza Italia, facendo riferimento alle dichiarazioni di Daga sulle modifiche amministrative di poco conto. Il gruppo invita l’amministrazione a concentrarsi sui veri problemi e a evitare ulteriori scuse. La città di Alghero, affermano i consiglieri, merita di più.
Se da un lato l’opposizione promette di vigilare attentamente su ogni mossa della giunta, dall’altro i cittadini assistono a un gioco di accuse e controaccuse, mentre la città si trova bloccata in una situazione di stallo che sembra difficile da risolvere senza un cambio di passo radicale.