È chiaro che la Giunta Cacciotto abbia preso una piega quanto meno curiosa. Mentre ad Alghero si lamenta la mancanza di un assessore allo sport – uno dei settori più rilevanti per la vita sociale e per la salute della comunità – il Sindaco sembra aver fatto una scelta quanto meno "singolare": la nomina di un assessore con delega alla "Partecipazione e immaginazione civica". E qui sorge il dubbio. Ci chiediamo: è questa una priorità per la città di Alghero?
La delega allo sport, come servizio sociale e motore di eventi che uniscono e danno lustro al territorio, non trova spazio nella visione della Giunta.
Al contrario, ci troviamo di fronte a una delega che pare uscita direttamente dagli anni '60, con quel sapore di utopia che riecheggia lo slogan di Marcuse: "L'immaginazione al potere". Un richiamo romantico, certo, ma è ciò di cui Alghero ha realmente bisogno?
Quel che desta ancor più preoccupazione è il fatto che questo assessore, incaricato di una serie di deleghe cruciali – tra cui urbanistica ed edilizia – non sia neanche presente sul territorio per buona parte del tempo. "Per metà delle sedute di Giunta (3 su 6) non è presente e partecipa da remoto", si legge nel comunicato, una situazione che non fa altro che aggravare il senso di inadeguatezza. E ancor più grave è sapere che questo assessore "vive e lavora in altra regione", una condizione che chiaramente limita la sua capacità di essere operativo, di "impartire precisi indirizzi politici" e di "controllarne l’attuazione".
Una città come Alghero non può permettersi assessori fantasma. Le questioni urbanistiche ed edilizie richiedono la presenza di un interlocutore diretto, capace di dialogare quotidianamente con i funzionari, i tecnici e soprattutto i cittadini. Affrontare queste problematiche tramite videoconferenza non può essere la norma. È quindi doveroso che il sindaco Cacciotto rifletta sull'opportunità di mantenere in carica questo assessore. "Invitiamo il sindaco Cacciotto a verificare con attenzione la disponibilità di questo assessore a vivere ed operare ad Alghero", si legge ancora nel comunicato, una riflessione che appare più che legittima.
È forse arrivato il momento di "avviare una serena riflessione per la sua sostituzione". La politica, specialmente quella locale, ha bisogno di concretezza, non di "aria fritta". Alghero merita amministratori che siano presenti, che conoscano il territorio e che siano pronti a risolvere i problemi concreti della città, non a sognare utopie lontane dalla realtà quotidiana.
I cittadini hanno bisogno di risposte, non di slogan vintage.
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